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Tornano i Nowheremen in concerto per dire stop alle guerra

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 11/07/2025 15:29:24

Dopo tre anni dal loro ultimo concerto, tornano a suonare dal vivo i Nowheremen e lo faranno giovedì 17 luglio, dal palco della Piattaforma di Umbertide, luogo storico che li ha visti nascere e crescere a suon di Rock and Roll. Dal 1998, anno della fondazione del gruppo, sono cambiate tante cose tranne la triste costante delle tante guerre nel mondo e i Nowheremen con questo concerto vogliono dare un chiaro segnale contro tutte le forme di odio che in questo difficile periodo storico che stiamo vivendo, imperversano incessatamente.

 

“Buonasera a tutti siamo i Nowheremen!”
Con questo saluto abbiamo sempre iniziato i nostri concerti da quando è partita questa avventura nell’Ottobre del 1998.
Da allora abbiamo suonato un po' ovunque portando sopra i palchi, nelle piazze e nei locali la nostra scaletta di cover di pezzi rock and roll degli anni 50-60-70. 
Ci sono stati cambi di formazione negli anni ma lo spirito è sempre rimasto quello.
E’ buffo ma ancora mentre facciamo le prove ci succede di stupirci per l’energia che viene fuori mentre suoniamo.
Questa è la passione verso la musica che a distanza di anni non tende ad attenuarsi.
Tre anni fa il nostro ultimo concerto prima di decidere nostro malgrado che dovevamo fermarci per un po'.
Tre anni durante i quali ognuno ha avuto la possibilità di fare altre esperienze, tre anni durante i quali ci si chiedeva quando saremmo potuti tornare a suonare insieme.
Il giorno è arrivato e il prossimo giovedì 17 luglio saremo di nuovo dal vivo sul palco della Piattaforma di Umbertide, un posto storico, un posto dove siamo cresciuti anche musicalmente.
Questa la prima data alla quale ne seguiranno altre.
Cosa è cambiato nel gruppo?
All’interno del gruppo nulla, la formazione è la stessa anche se nella scaletta che presenteremo ci sono evidenti tracce delle esperienze personali vissute.
Si alterneranno cover storiche che rimandano ai primi anni di attività e nuove cover scelte apposta per questa nuova ripartenza.
Qualche chilo e qualche capello bianco in più ma per il resto il gruppo gode di ottima salute e scalpita per tornare a suonare.
Cosa è cambiato intorno a noi?
Molto, Molto.
Dal punto di vista della musica che si sente in giro questa ha subito un brutto livellamento della qualità verso il basso.
Chi suona è solo un personaggio creato ad arte dall’industria, canzoni fatte con il copia&incolla, partecipazioni televisive, playback, stadi pieni (ma biglietti regalati) e poi basta…..via….avanti un altro.
Poi magari ci si meraviglia che vecchi leoni come Bruce Springsteen suonino tre ore e tengano il mondo con il fiato sospeso solo con una canzone. Ancora c’è molto da imparare da questi “vecchietti”.
Purtroppo anche quello che ci circonda è cambiato in peggio.
 Tre anni fa era evidente l’onda lunga del COVID e dell’effetto della quarantena.
La gente aveva voglia di riprendere le vecchie abitudini, socializzare e lasciarsi alle spalle i giorni bui della pandemia.
Oggi invece la gente ha la stessa voglia ma si avverte come un senso di insicurezza e di malessere di fondo.
Tutto sta prendendo una strana piega, c’è molta rabbia e violenza ed i conflitti stanno aumentando.

Certe idee e oligarchie si stanno facendo largo e rendono l’aria pesante.
Al momento si possono contare circa 50 guerre in atto in tutti gli angoli del mondo.
I media ci portano in casa scene che non avremmo mai pensato di vedere.
Non solo Ukraina e Palestina ma anche Sudan, Yemen, Myammar, Haiti, Venezuela e Pakistan per citarne alcuni.
Nelle nostre città accadono atti criminosi violentissimi che vedono spesso protagonisti ragazzi giovani.
L’intolleranza sta raggiungendo livelli mai visti e le violazioni dei diritti civili e umani sono frequentissime.
Questo scenario è quello che ci ha spinto a decidere che il nostro ritorno dal vivo non poteva limitarsi a suonare e basta.
Sarebbe stato un po' come suonare mentre il Titanic affonda.
L’idea era quella di dare un segnale e dire “Venite a sentire i Nowheremen e datevi anche uno sguardo attorno” perché l’aria che si respira è pesante e non è più tempo di pensare che non ci riguarda.
Il messaggio è semplice: noi non ci stiamo, basta guerre.
Sembra un messaggio da vecchi freakkettoni reduci da Woodstock ma invece è diverso, più attuale, più consapevole e più arrabbiato.
Arrabbiato perché anche disilluso da anni di parole e promesse sempre disattese.
E non esistono guerre giuste o guerre ingiuste figurarsi poi guerre sante.
Per citare un grande maestro “La guerra non fa grande nessuno”. 
Esistono invece vittime, esistono vite spezzate, civili innocenti uccisi, mutilati, violentati, deportati e privati di tutto.
E questo non è accettabile.
Così abbiamo deciso di dare una piega diversa al nostro concerto e di invitare anche alcune associazioni che con la guerra hanno a che fare tutti i giorni.
Saranno li presenti e disponibili ad informare su cosa fanno e cosa si può fare.
Avremo ospiti con i loro tavoli tutti sparsi per la Piattaforma associazioni come Emergency che da anni lavora con i suoi ospedali nei teatri di guerra (non ultimi in Sudan, Ukraina e Gaza), Attivist* di Amnesty Perugia che si battono per il rispetto dei diritti civili e umani, gli amici dell’ANPI sezione di Umbertide che da anni danno aiuto e supporto a quelli che si battono per quei valori di libertà e democrazia conquistati a caro prezzo e vigilano affinchè quei valori restino integri ed inviolati.
La Fondazione Perugia Assisi per la cultura della pace impegnata nel formare nuove generazioni di architetti e artigiani di pace.
Il Coordinamento per la pace dei comuni di Umbertide-Montone e Lisciano Niccone ed il Coordinamento Nazionale Enti locali per la pace e i diritti umani.
Infine l’impegno della società civile che si mette a disposizione degli altri.
Nello specifico c’è una donna, Alice, che ha deciso di aiutare una famiglia vittima del conflitto a Gaza.
Ogni mese raccoglie denaro per il sostentamento di questa famiglia ed il prossimo giovedì sarà presente e sarà possibile contribuire facendo un’offerta al suo Apericena Solidale (verranno preparati dei cibi tipici palestinesi).
Ci teniamo a sottolineare e a chiarire subito che Non sarà una serata politicizzata, nel senso che non sarà una serata contro quello o a favore di questo.
Non ci saranno partiti nè slogan ma solo musica e persone con un solo grido: STOP THE WAR.
Noi saremo li sopra al palco, come sempre, e vi aspettiamo".

The Nowheremen

Il Gruppo

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