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UMBERTIDE CAMBIA: GARA D’AMBITO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI ANCORA IN ALTO MARE
Riceviamo e pubblichiamo
UMBERTIDE CAMBIA: GARA D’AMBITO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI ANCORA IN ALTO MARE
La questione della gestione dei rifiuti è la cartina tornasole di tutta la politica territoriale. Umbertide cambia solleva criticità e ritardi, in particolare per quanto concerne la procedura relativa al bando che dovrebbe assegnare il servizio di raccolta e smaltimento in tutto il territorio dell’Alta Umbria.
L’Associazione Umbertide cambia con Gianni Codovini e i tre consiglieri comunali Conti, Faloci e Orazi va al cuore del problema, che conosce bene. La lista civica fu infatti oggetto di querela da parte dell’allora Sindaco Giulietti proprio sullo scottante tema dell’affidamento del servizio a Gesenu: «È passato un anno dall’avviso di gara, da parte dell’ATI 1 (Ambito territoriale integrato) per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani, e che cosa è successo? Niente. Peggio ancora: il ritardo della gara ha causato una proroga del servizio ad Umbertide di sei mesi alla ditta GESENU, la quale però è soggetta ad interdittiva antimafia del Prefetto. Il risultato? La proroga di sei mesi, secondo noi, legittima anche se probabilmente viziata da qualche errore procedurale da parte dell’Amministrazione comunale che faremo eventualmente valere nelle sedi opportune, continua a far gestire il servizio ad una società che, allo stato dei fatti, non potrà partecipare alla futura gara, e lo fa senza modificare le condizioni contrattuali nell’interesse della comunità, continuando a far spendere ai cittadini una cifra superiore rispetto a quella che avrebbero pagato qualora il servizio fosse stato affidato fin dall’origine a SOGEPU».
Per quanto riguarda la gara dell’ATI 1, Umbertide cambia sostiene che ci troviamo di fronte «una situazione paradossale, che coinvolge il destino territoriale di oltre 135.000 persone e non permette di ridefinire gli investimenti e i costi diretti e indiretti previsti, risalenti, per Umbertide, al 2011».
«Dal punto di vista politico – continuano gli esponenti di Umbertide cambia - tale situazione conferma la debolezza dell’attuale Amministrazione di Umbertide, che sulla questione specifica non assume alcuna posizione. Dopo la sentenza definitiva del Consiglio di Stato che aveva revocato a GESENU l’affidamento del servizio rifiuti umbertidese a favore di SOGEPU, ma da questa poi non assunto, si sarebbe dovuto aprire una nuova stagione di integrazione territoriale dei servizi di utilità generale, ma contrariamente la Giunta del Sindaco Locchi si è isolata e non ha preparato né una uscita dal contratto con GESENU, né ha promosso accordi tra i Comuni, come dimostra il silenzio sull’inammissibile ritardo dell’ATI 1 e sul ricorso presso il TAR e presso l’Agenzia anticorruzione di Cantone da parte dell’ESA (Eco Servizi Appennino) di Gualdo Tadino.».
Anche Umbertide cambia solleva dubbi sulla natura del contratto dell’ATI 1: «Esso ha una lunghissima durata di 15 anni, che non prevede però alcun recesso, a fronte di un valore del servizio di 300 milioni di euro! Senza prendere in considerazione la possibilità di affidare il servizio ad una società pubblica».
Stefano Conti, Claudio Faloci, Orazi Luigino, Consiglieri di Umbertide cambia
Gianni Codovini, Presidente dell’Associazione Umbertide cambia.
07/07/2016 18:48:54