
Raccogliamo e condividiamo il pensiero profondo e accorato dei docenti del Campus Da Vinci che, unitamente ai colleghi del Polo Umbertide-Montone-Pietralunga, hanno aderito all'appello del corpo insegnante del Franchetti Salviani di Città di Castello per dire STOP AL MASSACRO IN ATTO A GAZA.
STOP AL MASSACRO IN ATTO A GAZA
“La scuola non può rimanere in silenzio di fronte alla sopraffazione dell’uomo sull’uomo, alla privazione dei diritti, alla violazione del diritto internazionale”
Anche noi, un gruppo di 70 docenti del Campus Leonardo Da Vinci, insieme al Polo Umbertide-Montone-Pietralunga, ci uniamo all’appello promosso dai docenti dell’Itis “Franchetti-Salviani” di Città di Castello, ritenendo che la scuola non possa rimanere in silenzio di fronte alla sopraffazione dell’uomo sull’uomo, alla privazione dei diritti, alla violazione del diritto internazionale. Dobbiamo onorare i principi della nostra Costituzione e cercare in ogni modo di dare voce a chi è privato di ogni diritto, per risvegliare le nostre coscienze.
Pertanto uniamo le nostre voci a quelle dei colleghi del “Franchetti-Salviani”.
In qualità di educatori - e di adulti - che insegnano ogni giorno l’importanza della solidarietà, della pace, dell’inclusione, il rispetto della legalità e dei diritti e, prima di tutto, i valori della Costituzione Italiana, riteniamo profondamente ipocrita l’atteggiamento di chi finge di non vedere il massacro che tutti abbiamo davanti agli occhi; di chi ignora il martirio del popolo palestinese, lo strazio degli inermi; di chi sottovaluta l'azione spietata - e l'ulteriore progetto - di cancellazione, deportazione, sterminio di un intero popolo, nella sistematica violazione del diritto internazionale e di ogni senso di umanità.Di fronte alla strage, non si può essere neutrali: poiché "la neutralità favorisce sempre l'oppressore, e mai la vittima" (sono parole di Elie Wiesel, un intellettuale certo non sospettabile di antisemitismo).
Per questo ci uniamo alle mille voci purtroppo inascoltate che, in tutto il mondo, chiedono da tempo l’immediato, totale e non temporaneo cessate il fuoco nonché la fine del blocco degli aiuti umanitari e ogni altra pratica di distruzione e annientamento; ci uniamo alle dichiarazioni di altre scuole per rifiutare con forza il genocidio che è in corso a Gaza, per chiedere che si fermino le armi e le parole di odio, per invocare la pace.
Chiediamo che la Politica metta in atto azioni decise e non più rimandabili per fermare lo sterminio pianificato dei civili palestinesi. Chiediamo che il governo Italiano interrompa l’Accordo di Cooperazione militare con Israele, che altrimenti si rinnova automaticamente l’8 giugno.
Chiediamo di porre fine alla connivente collaborazione del Ministero dell’Università e della Ricerca, in riferimento al decennale contributo di alcuni nostri Atenei pubblici o Istituti di ricerca ( in particolare quelli che stringono progetti di ricerca con Leonardo SPA.) alle attività dell'esercito israeliano e della Knesset, che, da ben prima dell'offensiva su Gaza dell'ottobre 2023, sono organi che attuano direttamente politiche pluridecennali di colonialismo, di occupazione, di oppressione razzista, di pulizia etnica e di apartheid nei territori autonomi palestinesi, in costante violazione dei diritti fondamentali. Invochiamo pertanto la sospensione immediata di ogni accordo legato alla ricerca in campo bellico e tecnologico con le suddette istituzioni.
Ogni essere umano ha diritto alla pace, al cibo, alle cure, alla scuola, alla sicurezza. Lo affermiamo con la nostra Costituzione, con gli obiettivi dell’Agenda 2030 che sono i nostri obiettivi. La disumanizzazione di Gaza è la nostra disumanizzazione.
(Immagine: Bandiera della PACE affissa dagli studenti del Campus)
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