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M5S Umbertide: risposta al pro sindaco Locchi
RICEVIAMO DAL M5S E PUBBLICHIAMO "Il Movimento 5 Stelle di Umbertide ha ricevuto questa lettera da parte di un componente del nostro movimento . Condividiamo in pieno quanto espresso , in risposta a quanto affermato sui commenti ad un articolo sul vostro giornale da parte del non eletto Marco Locchi .
LETTERA APERTA AL PROSINDACO M.LOCCHI.
Egregio Sig. Prosindaco M. Locchi,
chi le scrive è un ex elettore PD. Ho letto con interesse, su “Informazione Locale”, il suo articolo, quello relativo al PUC2. Mentre leggevo le Sue analisi (si fa per dire) economiche e gli interrogativi che si poneva, usando toni minacciosi, circa l’identità dei Grillini, mi chiedevo : “chissà con quale variabile metterà in relazione il mio nome e cognome quando saprà che sono del Movimento5Stelle”. Comunque, lascio a Lei l’incombenza e la libertà di scelta di associare il mio nome alla X, alla Y, oppure alla K, Q …, faccia Lei! Ciò che offende e causa grande indignazione è ben altro. Le dico subito che sono un libero cittadino, che non sono impegnato in nessuna lista e che voterò M5S. Le spiego anche perché Io potrei votare anche M8S, Mov15lune, oppure Mxyz, l’importante che sia un movimento capace di raccogliere nelle proprie file persone che, come me, credono ancora che la Democrazia, la libertà di pensiero, la dignità dei cittadini, l’onestà e soprattutto la capacità di indignarsi siano dei valori inderogabili e imprescindibili di/per ogni uomo. Una scala valoriale, questa, sconosciuta ai partiti e ai politici. Sono anni che questi valori vengono volutamente ignorati da tutti i partiti. Nel nostro Paese la politica, intesa come “servizio”, è morta! Anzi, è divenuta un cancro sociale. Attraverso un ignobile esercizio del “potere” i partiti, di Dx e di Sx, sempre più occupati a trasformarsi in “comitati d’affari”, hanno sempre usato le istituzioni per fini personali. Ormai la politica è, sempre più, simile ad una sconfinata prateria colma di interessi, ove branchi di “opportunisti” possono pascolare tra ricche opportunità e intrallazzi di ogni specie. Ma la colpa più ignobile, dei partiti e del loro agire politico, è stata il causare il degrado più degradato del già emaciato volto della nostra DEMOCRAZIA, rendendola ombra di se stessa. Una Sinistra divisa in mille sinistre, sempre pronte a generare nuovi “burattinai” o perversi “frottolatori” il cui unico scopo è soddisfare il proprio delirio di potere. Una destra, anch’essa dai mille volti, il cui unico scopo è mettere la Magistratura sui banchi degli imputati, hanno canonizzato l’illegalità. E assieme hanno “istituzionalizzato” la rapina a danno del popolo. Basta leggere le cronache quotidiane per rendersi conto che, purtroppo, vi sono meccanismi burocratici malati che “sposano” esseri immondi che operano ai danni del popolo. Basti pensare che il reato di peculato è stato elevato a forma di GOVERNO in quasi tutte le regioni italiane. Ormai si è creata una grave frattura tra popolo e istituzioni, una frattura etica che denunzia il malcostume e la corruzione ad ogni livello. Un popolo condannato a subire la violenza di un’etica che non esiste più nelle istituzioni sia periferiche sia centrali. Politici che, istaurando un potere “partitocratico”, hanno “scippato” al popolo il diritto-dovere di eleggersi i propri rappresentanti, per permettersi di rubare impunemente, non possono avere la mia fiducia. Un potere partitocratico che si arroga il diritto di “fabbricare” ministri, senatori, deputati e onorevoli (molto spesso poco-onorevoli) a uso e consumo proprio, equivale a una dittatura velata di democrazia. Partiti che divorano montagne di euro mentre, con la collaborazione delle “banche armate”, lasciano che p.m.i. chiudano per pochi euro di debito, o che imprenditori e disoccupati si uccidono per troppa dignità, non meritano la mia fiducia. Ecco, Sig. Locchi, questi sono solo una parte dei motivi che mi spingono a non votare più i partiti tradizionali. Spero voglia comprendere le mie ragioni e spero di averle offerto motivi di riflessioni. Prima di lasciarla mi piacerebbe sapere che cognizione ha, Lei, dei cosi detti “Bene Comune”. Nella Sua analisi della spesa, per il PUC2, Lei parla dei contributi regionali come se questi non fossero soldi pubblici. E poi, Lei, parla di un ricavo di 800.000E dalla vendita di lotti di terreno come se, anche questi, non fossero parte del bene pubblico. Una domanda: visto che i terreni sono un bene pubblico di tutti gli umbertidesi, avete chiesto agli umbertidesi il permesso di venderli?
Mi sia consentito cogliere la buona occasione per porgerle cordiali saluti".
Giuseppe Camerlingo
21/02/2014 11:19:10