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GIULIETTA ANTOGNOLONI: UN SORRISO DI AMORE, UMILTÀ E RISPETTO
Dovessi ritrarre Giulietta Antognoloni alla maniera di Picasso, riunendo in un solo frammento tutto ciò che la caratterizza, disegnerei un grande sorriso, accogliente, positivo- nonostante tutto- pennellate di rosso, a simboleggiare l'amore che nutre verso la sua famiglia, e punte di verde, come le sue origini, la terra, e la sua vulcanica voglia di fare e tenacia.
Giulietta Antognoloni è a capo dell'Impresa Antognoloni Immobiliare srl, guida il progetto "Le terre di Pretone" che rivaluta la zona di Santa Maria di Sette di Montone.
Ci illustra l'idea? «L'intenzione è di realizzare il progetto di mio papà Antonio; siamo proprietari di queste terre da più di cinquanta anni, e fin da subito la mia famiglia è riuscita a concretizzarvi un'abitazione, un genere alimentari, è una sala da ballo. Oggi il piano, che si estende per una superficie di circa 700 metri quadri, suddivisi in due piani, prevede un supermercato di qualità, una farmacia ed una parafarmacia, affiancati da un Infopoint riservato al Comune di Montone e alle sue Associazioni in maniera totalmente gratuita, una nuova edicola, un bar con gelateria e primi piatti, una profumeria ed una pasticceria con l'esclusivo servizio di wedding planning. Al piano superiore, invece, vi saranno ambulatori medici privati, alcuni negozi, tra cui uno che venderà accessori di lusso, un centro benessere, un coiffeur dotato di piccolo terrazzo con lo scopo di ricreare un ambiente più intimo, un salottino, ed un ristorante, anch’esso con un terrazzo di ben 250 metri quadrati, disponibile per feste e aperitivi. A questa zona, prettamente commerciale, si collega quella abitativa che conta un residence con piscina e due villette; in questo modo si viene a creare una zona completamente autonoma e autosufficiente, una nuova cittadella inserita ai piedi della bella Montone.»
È indubbio che la sua figura rappresenti per la nostra comunità, soprattutto per quella femminile, un esempio di risolutezza e impegno costante; qual è stato il suo percorso per arrivare fin qui? E la sua filosofia per gestire al meglio l'impresa?
«Prima di tutto sono la figlia dei miei genitori, Antonio e Palma, a cui devo tanto, se non tutto. Mi hanno educato a rispettare il prossimo e il lavoro di questo, ma soprattutto a porsi davanti a qualsiasi situazione con molta umiltà e capire che la vita è un continuo aggiornamento. A tutto ciò aggiungo gli insegnamenti pratici, ricevuti nel campo: grazie al corso di Marketing e Vendite frequentato nel 1991 e poi quelli compresi con ventiquattro anni come dirigente per le Risorse Umane della Società dei servizi sociali dell'Umbria. Questo mio percorso può essere dunque riassunto con poche parole: amore, rispetto e umiltà.» Questo suo attaccamento alla famiglia è evidente, anche solo guardando il marchio dell’ impresa viene fuori...
«In ogni mio lavoro ho voluto valorizzare le origini, i valori in cui credo. Lo stemma, ottenuto grazie ad un lavoro di ricerca svolto su richiesta dall'Istituto araldico italiano di Roma, riproduce quello antico della mia famiglia. È un simbolo nuovo, originale e che mi rappresenta al meglio.»
Navigando all'interno del sito della sua impresa, si è accolti dalla voce calda di Mario Biondi. Famiglia, lavoro e passioni possono essere conciliate?
«Indubbiamente serve molta intelligenza e organizzazione, ma si può fare: la mia vita si divide fra i miei meravigliosi bambini, Antonio ed Emma, mio marito, il lavoro e la mia vena artistica, che mi spinge sempre a ricercare qualcosa di originale, di esclusivo; e spesse volte non c'è nemmeno bisogno di cercare, basta guardarsi intorno e aprire gli occhi alle cose più vere.»
28/12/2015 11:47:29 Scritto da: Eva Giacchè