Attualità » Primo piano
Umbertide: Guardia di Finanza scopre truffa, 3 denunce
La Guardia di Finanza ha sequestrato prodotti sanitari ed ortopedici, tra i quali: supporti medici, scarpe, prodotti elettromedicali e persino carrozzine, per un controvalore di oltre 100mila euro.
L’operazione è stata condotta dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Perugia nei confronti di soggetti campani che, dietro la facciata pulita di una parafarmacia, ubicata nel centro di Umbertide, collegata ad una società di capitali con sede legale in provincia di Napoli, immettevano sul mercato prodotti di natura sanitaria acquisiti per mezzo di truffe.
Come accertato dai Finanzieri della Tenenza di Città di Castello, l’organizzazione, per raggiungere lo scopo fraudolento, aveva aperto una sede operativa nel cuore dell’Umbria e contemporaneamente rubato l’identità di un paziente di mezza età, ricoverato da tempo in una casa di cura napoletana.
Quindi, dopo averlo nominato, a sua insaputa, legale rappresentante della società, l’avevano materialmente sostituito in tutte le attività legate alla gestione aziendale, accendendo rapporti con istituti di credito di Umbertide e stipulando i contratti di locazione e fornitura delle utenze .
A questo punto, i truffatori stabilivano proficui rapporti commerciali con vari fornitori del centro/nord Italia e della Francia, inviando mail ufficialmente intestate alla sede operativa di Umbertide. Gli ordini, per consistenti importi, riportavano ovviamente i contatti ed i recapiti di utenze cellulari in uso al gruppo criminale ma intestate a personaggi inesistenti.
Il pagamento avveniva con assegni bancari e postali, postdatati a 60/90 giorni, tutti tratti dai conti correnti aperti in precedenza, sfruttando un documento d’identità falso. Trascorsi alcuni mesi, i creditori scoprivano di essere stati truffati: al momento dell’incasso, l’assegno era infatti privo di copertura.
Per non destare sospetto, la merce, inizialmente recapitata presso la sanitaria, nell’arco di pochissimi giorni, veniva smistata verso i luoghi di destinazione finale, dislocati nell’hinterland napoletano.
In questo modo, l’organizzazione riusciva ad ottenere materiali di ingente valore, lasciando a mani vuote i malcapitati fornitori.
L’intervento delle Fiamme Gialle di Città di Castello si è rivelato provvidenziale, visto che la società, creata per realizzare il maggior numero di truffe possibili, stava per cessare la propria attività, lasciando debiti per migliaia di euro, sottraendosi oltretutto al pagamento delle imposte e dei tributi erariali.
Al termine delle complesse attività investigative, le Fiamme Gialle sono riuscite a sequestrare il materiale oggetto della truffa ed a deferire i tre responsabili alla Procura della Repubblica di Perugia.
23/05/2017 14:13:14 Scritto da: Francesco Cucchiarini