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Umbertide Cambia: no all'aumento occulto dell'imposta sui rifiuti

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 11/06/2022 09:24:35

"Le ambiguità, i silenzi e i camuffamenti della Giunta leghista di Carizia sulle tariffe Tari non si possono più nascondere. Abbiamo aspettato, sperando in un comunicato chiaro ai cittadini di questa Amministrazione che, naturalmente, non c’è stato." Inizia così il comunicato di Umbertide Cambia, con oggetto il  rincaro delle tariffe sui rifiuti urbani.

"Allora proviamo a rimettere in fila le questioni sull’aumento della Tari. Nell’ultimo Consiglio comunale del 30 maggio è stato portato per l’approvazione il Piano economico finanziario (Pef) del Servizio di gestione dei rifiuti. Questo è stato preceduto dalla delibera dell’Auri (l’Ente gestore umbro per i rifiuti e acqua) sul sistema di calcolo tariffario, molto complicato. Fatto sta che il Comune di Umbertide nell’Assemblea dei Sindaci si è astenuto proprio sul Piano tariffario perché non condivideva il riordino delle tariffe sulla ripartizione del peso della parte fissa e variabile dei costi. Bene. Solo che in Consiglio ha portato lo stesso Pef chiedendone l’approvazione! Al di là della contraddizione amministrativa, ciò evidenzia che il nostro Comune non ha alcuna voce e subisce tutto."

"Ancor più grave" prosegue la nota  "il fatto che nella delibera portata in votazione in Consiglio non è stata introdotta l’importantissima delibera ARERA (l’Autorità nazionale di Regolazione) che ha stabilito il nuovo “Testo unico sulla qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani”, da approvare per le Amministrazioni entro il 30 marzo. Cosa che la Giunta non ha fatto. Quindi la Giunta Carizia e l’assessore Cenciarini non solo sono inadempienti, ma non hanno messo nel calcolo delle tariffe i nuovi parametri contrattuali e la nuova qualità del servizio richiesto da ARERA. Per queste inadempienze, contraddizioni e per questo modo confuso di governare “Umbertide cambia” ha votato convintamente contro il Pef."

"Così, se è vero che il costo generale del servizio rifiuti rimane uguale all’anno passato, nella somma di 2.8000.000 euro (1.949.300 costi variabili; 850.000 costi fissi:enormi), per le migliori condizioni rese dal gestore di servizio, tuttavia il costo lievita perché ora dovranno essere calcolate i nuovi standard, come il ritiro dei rifiuti a chiamata (da noi sempre sostenuto), la riparazione per le attrezzature e disservizi per la raccolta, la puntualità dello spazzamento e lavaggio delle strade." Conclude così il comunocato:  "L’aumento del 20% delle tariffe è dunque un fatto reale."

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