Umbertide Cambia interviene sul rendiconto 2021: “situazione difficile per Prosperius e Multiservice”

In un comunicato, dopo l'approvazione del rendiconto 2021 avvenuta lo scorso 28 aprile, Umbertide Cambia addita il Comune di essere "semplice cassettiere dello Stato".

 “C’era la necessità e la possibilità, soprattutto con i tanti soldi piovuti dallo Stato di avviare una politica di bilancio riformatrice che invece il Comune di Umbertide non ha nemmeno pensato di fare”. Questa in sintesi la valutazione del capogruppo di Umbertide cambia Gianni Codovini sul bilancio consuntivo 2021, che nel suo intervento in Consiglio Comunale ha cercato di evidenziare quanto di utile l’Amministrazione comunale ha proposto in questi anni, ma anche la sostanziale assenza di scelte fondamentali, aspetto che determina il voto contrario del movimento civico.

“L’approvazione del Rendiconto 2021 – prosegue il comununicato con le parole di Codovini - è stata l’occasione per una definitiva analisi della consiliatura leghista e del sindaco Carizia. Poiché si tratta dell’ultimo bilancio prima delle elezioni amministrative del 2023 va data una valutazione che servirà a chi sarà chiamato a governare. I problemi strutturali permangono a fronte di qualche oggettiva positività e al di là dell’ineccepibile gestione tecnica da parte degli uffici.  Se l’anticipazione di cassa è stata sensibilmente ridotta e l’indice dei pagamenti risulta positivo, così come è migliorato il controllo di gestione interno – spiega il consigliere di Uc -  permangono però gli stessi problemi di quattro anni fa. E sono più gravi dal momento che il Comune si è giovato del flusso enorme di trasferimenti e risorse dallo Stato dovuto alla pandemia: si tratta di una somma che per il 2020 e il 2021 è pari a 5.814.00 euro (2.843.000 nel 2021!), che ha permesso peraltro un positivo avanzo libero di 240mila euro. Ma proprio per questo – sottolinea Codovini - non si capisce come ancora risulti massima la pressione fiscale con Imu e addizionale Irpef, mentre è aumentata la Tari per le utenze domestiche. La maggioranza leghista di Carizia si è infatti limitata a fare il passacarte dello Stato, con una posizione passiva da “cassettista”, quando invece vi era e vi è la necessità di una politica riformatrice, soprattutto sulla grave questione che si trascina da anni: i residui attivi. Crediti accertati ma non riscossi che il Comune vanta, dovuti per tasse, imposte, multe, tariffe dei servizi. Dalla Giunta derubricata a questione tecnica, in realtà la corretta gestione dei crediti risulta fondamentale per la stessa sostenibilità dell’ente, perché riduce gli investimenti e ne risente la cassa”. Dal Rendiconto 2021 emerge infatti che l’Amministrazione comunale ha una montagna mostruosa di residui attivi: per un totale di 10.429.000. In questo senso Umbertide cambia è ormai da due consiliature che chiede una riforma del sistema di riscossione, che spetta esclusivamente alla politica, che però non fa nulla. Anzi, la Giunta Carizia per il 2022 prevede soltanto 100mila euro dall’accertamento tributario.

Da ultimo, a corollario del Rendiconto 2021, Codovini ricorda la situazione fuori controllo delle società partecipate dal Comune, in particolare Prosperius e Multiservice, il cui contratto di appalto scade il prossimo anno e sul quale la Giunta non ha ancora detto una parola sulla strategia industriale e amministrativa, con l’alto rischio di smantellamento di una società dalle enormi potenzialità.

La nota termina così: “Chiara la nostra conclusione: chi governa ha il dovere di anticipare il futuro, il quale, come disse il poeta, “entra in noi prima che accada”.