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Una gremita Piazza XXV Aprile, alla presentazione del libro di Mario Tosti

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 26/04/2024 18:17:06

Iniziamo da qui, dal giorno dopo... quello che, la maggior parte di noi può solo immaginare, magari ricordando i racconti dei nostri nonni o, come in questo caso, leggendo la drammatica cronologia di quei tragici momenti di 80 anni fa, attraverso il saggio di Mario Tosti presentato ieri, in Piazza XXV APRILE emblema dell’eccidio di Umbertide.

 26 aprile 1944:

uno spettacolo tremendo si presenta agli occhi di tutti: lunghe file di carri tirati da buoi o da cavalli, carretti spinti a mano, con sopra masserizie buttate su alla rinfusa, si snodano verso le campagne. Persone con il volto segnato dal dolore, dalla stanchezza, dalla paura, seguono quei carri; li spingono con il passo lento e l’aria vacua di chi ha toccato il fondo della disperazione. Non parlano. È il funerale del paese”.

Già, si può solo immaginare il silenzio assordante del giorno dopo...

Quando nelle orecchie dei sopravvissuti, riecheggiavano ancora il frastuono delle bombe, le grida dei feriti, il pianto disperato di chi aveva perso un figlio, un padre, una madre, un fratello o una sorella, un marito, una moglie o di chi, non aveva più nessuno.

Straziante la testimonianza di Paolina Corbucci che emozionata, ma con voce ferma e decisa, ha raccontato di come quei momenti tragici, tra le macerie e i corpi straziati, non se li è mai dimenticati perché, l’orrore della guerra, non può essere materialmente rimosso come i calcinacci di quelle case, venute giù in pochi istanti.

Mario Tosti, ha dato voce a tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di poter parlare! Scrivendo un diario che, giorno dopo giorno, si è arricchito di nuove narrazioni, di storie incredibili, di coincidenze a volte fatali.

Avere presentato questo straordinario diario, nel luogo esatto dove caddero le bombe, ha reso tutto più drammatico. È stato commovente scorgere qualche viso rigato dalle lacrime quando la voce, (registrata ndr)  del bravissimo Teo Roselletti, leggeva un’ipotetica lettera di Luciano Bebi morto a 16 anni nel tentativo disperato di salvare la sua famiglia; un tuffo al cuore poi, quando la vera voce della madre (registrata anni fa, poco prima che morisse) descriveva quegli infiniti e concitati istanti in cui Luciano le gridava di scappare.

1944: DALLA BARBARIE VERSO LA CIVILTA’” edito da Gruppo Editoriale Locale Umbertide, è dedicato a tutte le vittime della violenza. È un libro che parla di guerra ma anche di rinascita, che già dalla copertina (realizzata da Federico Trinari) fa intuire che dopo il nero e il grigio della devastazione, si è subito cercato di ritornare ai colori e al calore della gente comune che ha ricostruito, mattone dopo mattone, il proprio paese per donargli nuova dignità.

Grazie a Mario Tosti per averci coinvolto ancora una volta nella storia di Umbertide, grazie al Centro Socio Culturale San Francesco e all’Unitre di Umbertide per il prezioso apporto, grazie al Vicesindaco Annalisa Mierla per la sua sempre attenta e puntuale disamina e soprattutto grazie a tutte le persone che nonostante il giorno di festa, un tempo incerto e un po’ di confusione, hanno voluto comunque partecipare.

Il Gruppo

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