Riceviamo e pubblichiamo
Ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa da un uomo che faceva parte della sua vita: questa è solo la punta dell’iceberg della violenza di genere, fenomeno che coinvolge trasversalmente tutte le fasce di popolazione in tutti i territori della penisola, Alta Valle del Tevere compresa.
Il 15 ottobre è scaduta la convenzione per lo Sportello Antiviolenza di Umbertide e a oggi non ci sono notizie relative a una prosecuzione di questo progetto, né tantomeno informazioni che possano delinearne il futuro ed i prossimi obiettivi a breve e lungo termine.
Come Corrente riteniamo che l’esistenza di questo Sportello sia indubbiamente un elemento positivo e necessario per la cittadinanza, tuttavia abbiamo a più riprese evidenziato l’inadeguatezza del luogo nel quale si trova: lo spazio alla Fa.Mo. disincentiva l’accesso delle persone che non si sentono sufficientemente tutelate sia per quanto riguarda la privacy, visto che si tratta di una stanza con porta a vetri, sia per le possibili ritorsioni da parte di chi abusa.
A nostro avviso la scelta dello spazio dedicato allo Sportello può indurre l’utenza a rivolgersi altrove, mantenendo basso il numero degli accessi. Occorre quindi fare attenzione perché la sola lettura di questo dato potrebbe portare a ritenere erroneamente che non ci sia un effettivo bisogno sul territorio umbertidese, ci aspettiamo quindi un’analisi più approfondita da parte dell’Amministrazione anche in relazione ai numeri dei comuni limitrofi e alle necessità della popolazione.
Ci chiediamo quali siano le considerazioni che porteranno l’Amministrazione a decidere se e come proseguire, con quali obiettivi e quali risorse.
Come Corrente ci auspichiamo che venga individuato uno spazio adeguato alle particolari esigenze dell’utenza e che consenta alle operatrici formate, che da anni si impegnano per mantenere attivo il servizio, di svolgere il loro lavoro in sicurezza e autonomia.
Allo stesso tempo siamo convinti e convinte che non sia possibile lavorare esclusivamente sull’emergenza, ma che si debbano prevedere dei momenti di formazione per la cittadinanza, in quanto la prima forma di lotta alla violenza d i genere passa attraverso la prevenzione.
Comunicato stampa del Comitato Elettorale - Corrente 2023
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