“Un soffio di Pace”, lo spettacolo degli studenti delle classi quarte della primaria Garibaldi

Pace è la parola più inflazionata in questi ultimi tempi. Tutti ne parlano: tavole rotonde, convegni, seminari, marce, in ogni angolo del pianeta. Quattro lettere, semplici, ma con un significato immenso. I “grandi” ci provano, ma spesso si incartano. Forse è meglio dare la parola ai bambini, all'innocenza dei piccoli, che dentro la parola pace, ci leggono solamente l'unico significato che ha veramente: andare d'accordo, senza se e senza ma, senza interessi nascosti, solo per il piacere di essere amici. Troppo semplice? Estremamente semplicistico? No. Pace non è dire tante parole, ma è agire. E' proprio questo che hanno provato a fare gli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria Garibaldi: parlare del significato profondo e unico della pace.

 

Venerdì scorso i bambini si sono esibiti, come apertura degli eventi organizzati dal Comune di Umbertide in occasione del 25 aprile, presso il Centro Socio Culturale San Francesco, presentando un loro lavoro dal titolo "Un soffio di pace". Hanno parlato di pace recitando poesie e cantando inni alla fratellanza, al sentirsi tutti uguali, al non fare mai differenza se vieni da un altro paese. Non hanno voluto parlare di guerra, ma hanno urlato la loro voglia di pace e ci sono riusciti. La sala era stracolma di persone, in tanti venuti ad ascoltare questi piccoli artisti, protagonisti di parole a volte più grandi di loro. All'iniziativa hanno portato i propri saluti la dirigente del I Circolo Silvia Reali e l'assessore alla Cultura, Sara Pierucci.

Un'ora è trascorsa in un lampo. I bambini sono stati impeccabili, veri professionisti in erba, lasciando senza parole un'intera platea. La colomba stampata sulle loro magliette, veramente sembrava solcare cieli e sorvolare acque tranquille. Dovremmo dare loro la parola più spesso, perché i bambini credono veramente in quello che dicono e portano il messaggio della speranza di una Pace sincera.