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In The Dark: Michele Milli presenta la nuova sfida, conquistare la vetta del Monte Bianco

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 21/04/2024 11:03:37

Un viaggio dall'ombra alla luce guidato dall'amicizia e dalla determinazione. E' quello che ha fatto Michele Milli, fisioterapista umbertidese appassionato di judo, trekking e arrampicata che, alla soglia dei 40 anni, ha deciso di sfidare se stesso e scalare il Monte Bianco, la vetta più alta d'Europa. Sì perché Michele ha un segno molto particolare: è non vedente. Aveva 23 anni quando perse la vista a causa di un terribile incidente di caccia; ma Michele non si è mai arreso e, una volta piombato nell'oscurità, trovandosi di fronte ad un bivio, ha scelto la vita, si è rimboccato le maniche e ha iniziato a superare i suoi limiti. E soprattutto, insieme all'amico d'infanzia e grande compagno di avventure Daniele Caratelli, ha cominciato a scalare le vette più alte d'Italia, dando vita al progetto "In the dark", per dimostrare a tutti che la disabilità non è un limite e che tutto è possibile.

Il progetto "In the dark" è stato ufficialmente presentato sabato 20 aprile al cinema Metropolis di Umbertide, in una sala gremitissima. Con il supporto delle immagini delle imprese dei due giovani - dalle prime scalate fino a Punta Penia in cima alla Marmolada, passando per il Gran Sasso in notturna - e le testimonianze degli amici Fabrizio, Simone, Lorenzo, Francesco e Stella che hanno partecipato alle varie spedizioni, Michele Milli e Daniele Caratelli hanno spiegato l'essenza del progetto "In the dark" e il suo straordinario messaggio, che i due stanno portando anche all'interno delle scuole per dire ai giovani di non arrendersi mai, perché anche nella più profonda oscurità c'è sempre una luce da seguire.

"Dopo l'incidente ho trascorso mesi in ospedale con la speranza che la luce potesse riaccendersi ma non è andata così - ha raccontato Michele - Allora mi sono trovato davanti ad un bivio e, grazie all'aiuto di amici e familiari, ho deciso di rimboccarmi le maniche, tirare fuori le unghie e ricostruire una vita". Così Michele è diventato fisioterapista, campione paralimpico di judo ed ora, grazie all'amico Daniele che lo accompagna in ogni avventura, anche esperto scalatore.

Tra i video trasmessi in sala c'era anche il saluto di Massimiliano Ossini, il conduttore della trasmissione televisiva di Raiuno "Linea Bianca" che ha avuto Michele e Daniele come ospiti, e quello di Carlo Budel, scrittore e gestore del rifugio di Punta Penia che nel suo libro racconta l'incontro con Michele, un ragazzo straordinario che gli ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi. "Io non vedo ma i miei amici sono i miei occhi", ha detto Michele che si affida totalmente a loro e una volta in cima alla vetta, anche se privo della vista, riesce ad assaporare tutta la bellezza della natura che lo circonda. "Una volta in cima mi godo la straordinaria sensazione di libertà, - racconta Michele - ascolto l'aria, il silenzio, percepisco sulla pelle cosa c'è intorno e apprezzo di più ciò che può sembrare scontato. Non posso vedere l'alba ma quando il sole sorge lo sento, percepisco il passaggio dal freddo che mi fa venire i brividi al tepore che mi scalda il viso e tutto questo è bellissimo".

Ora nel futuro di Michele e Daniele c'è una nuova impresa, quella di festeggiare il loro 40esimo compleanno conquistando la vetta del Monte Bianco, presumibilmente a giugno. E questa volta sarà ancora più dura perché oltre all'altezza considerevole, ben 4.800 metri, dovranno fare i conti con il freddo, il vento e soprattutto la rarefazione dell'aria e la riduzione dell'ossigeno in alta quota. "Per scalare il Monte Bianco servono mesi di preparazione fisica e mentale, oltre ad attrezzature specifiche e guide esperte. - spiega Daniele - Ci alleniamo tutti i giorni anche salendo e scendendo più volte nell'arco della giornata Monte Acuto, che è oramai diventato il nostro campo di allenamento". Un'impresa che ha anche costi elevati e per questo "In the dark" ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma "Gofundme" per trasformare in realtà un sogno, che può essere sostenuto anche attraverso donazioni e sponsorizzazioni.

Un'impresa che porterà sulla vetta più alta d'Italia e d'Europa Umbertide e l'Umbria intera visto che, come annunciato dall'assessore allo Sport Lorenzo Cavedon presente all'iniziativa, la presidente della Regione Donatella Tesei riceverà Milli e il suo team per consegnare loro il vessillo con lo stemma regionale da piantare sulla cima del Monte Bianco.

Comunicato Stampa in IN THE DARK

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