Serie D: biancorosse a secco contro Deruta

Dopo la bella vittoria in trasferta contro Amerina, nella fase gold sempre a segno nelle sfide casalinghe, le premesse per sperare in qualcosa di più contro la diretta pretendente alla finale per il titolo regionale c’erano. E c’era anche la voglia di rivincita rispetto alla partita di andata, l’unica che nella fase gold del campionato per le ragazze guidate da coach Di Leone aveva consegnato al referto una sconfitta. D’altronde l’obiettivo era quello di incamerare punti per mantenere la quarta posizione e per conquistare il diritto di disputare la gara secca dei quarti di finale dei playoff al PalaStaccini, come da qualche settimana si chiama il palazzetto dello sport umbertidese. A spingere il sestetto di casa, come sempre, il nutrito pubblico che spesso è stato il settimo elemento in campo. Ma dopo 119 minuti di lotta vera, con i parziali che alla fine hanno girato a favore di Deruta sul filo di lana o poco più, a passare sono state le ospiti.

La partita è in primo luogo dedicata a Julia Ituma, la giovane pallavolista tragicamente scomparsa qualche giorno addietro, cui va il tributo del minuto di raccoglimento iniziale. Al fischio di inizio c’è con un po’ di affanno per le padrone di casa, che non riescono a scrollarsi di dosso un po’ di tensione. Il tecnico di casa ferma il gioco sul + 5 per Deruta (2 – 7), registrando la seconda linea e la distribuzione. La cosa funziona e consente l’aggancio (12 – 12). Ma Tempobuono & co. subiscono ancora l’attacco da zona 2 delle ospiti, che si riportano in vantaggio in modo consistente (17 – 22). Reazione di sostanza delle umbertidesi, che piazzano i loro colpi migliori dalla prima linea, riportando il punteggio in equilibrio (23 – 23). Sul filo di lana, però, due attacchi consecutivi sbagliati da seconda linea, uno in rete, uno oltre la linea dei nove metri, consentono a Deruta di agguantare il primo parziale.

Il contraccolpo si percepisce alla ripresa del gioco. Sono ancora le ospiti a portarsi in vantaggio sopra il break (6 – 11). Le padrone di casa non riescono a trovare il collegamento muro-difesa che aveva dato buoni frutti nel primo set. Con qualche errore di troppo in battuta e con un saldo in attacco a favore delle avversarie, concedono così il doppio vantaggio alle avversarie (18 – 25).

Le umbertidesi sono abituate a lottare e non mollano nel terzo set. E nonostante Deruta già a metà frangente scavi un discreto solco nel punteggio (8 – 15), peraltro beneficiando più degli errori punto dall’altra parte della rete, piuttosto che per meriti propri, le biancorosse non ci stanno. La loro fiammata è veemente e soprattutto tutto torna a funzionare a dovere. La parità è raggiunta (23 – 23) e dopo aver annullato due set point a Deruta, sono le padrone di casa che ai vantaggi, grazie a un proverbiale ace, dimezzano lo svantaggio nel conto dei set (27 – 25).

Tutto farebbe pensare a una svolta. Però alla ripresa delle ostilità, pur senza brillare particolarmente, Deruta avanza di nuovo (4 – 9), mantenendo il vantaggio, anzi aumentandolo (11 – 17) fino a quando Di Leone non è costretta a fermare il tempo per la seconda volta. Sulle prime la cosa sembra funzionare, ma Deruta approfitta di alcune situazioni favorevoli e conquista 6 match point (18 – 24). Una nuova fiammata delle padrone di casa consente di annullare ben 3 di quei set point, ma alla quarta occasione utile il servizio delle biancorosse si infrange in rete, consegnando il punto decisivo alle avversarie (21 – 25).

L’analisi, ma più che altro la sentenza, è fin troppo severa. Certo Deruta era a caccia di punti per respingere l’attacco alla seconda posizione che dà il diritto di disputare la finale regionale. Ma anche Umbertide era a caccia di punti per mantenere la quarta posizione. Solo che il campo, non senza qualche rimpianto (recriminazioni no), ha decretato una sorte avversa. D’altronde il fatto che si sia giocato per quasi due ore la dice lunga su quanto si sia lottato in campo. E forse sarebbe bastato mantenere il trend del terzo set e la forza agonistica del recupero maturato in quel parziale, per avere ragione di un’avversaria sicuramente alla portata, almeno per quanto visto in campo. Servirà ripartire da quei momenti e concentrarsi su quanto di buono messo in campo, cercando qualche tocco in più a muro e le ricostruzioni che hanno caratterizzato buona parte della stagione, oltre che ritrovare fiducia nel servizio, che pure tanto ha dato a questa squadra. Anche perché, con tutta probabilità, lo slittamento al quinto posto in classifica difficilmente sarà sovvertito dall’ultima gara in programma, pur conquistando l’intera posta in palio. Perché è certo che Tavernelle, risalita al quarto posto, anche se a pari punti con le umbertidesi, nella trasferta che la vedrà impegnata ad Amelia farà di tutto per non cedere punti e per mantenere la posizione che le consentirà di giocare nel proprio fortino la sfida secca dei quarti di finale contro le biancorosse. Ma la storia, anche quella recente, anche del livello altissimo di questo sport, insegna che anche nelle condizioni ambientali meno favorevoli le imprese sono possibili.

VOLLEY UMBERTIDE         AVIS PALLAVOLO DERUTA            1 – 3

(23-25, 18-25, 25-27, 21-25)

VOLLEY UMBERTIDE: Tempobuono Viola (C) 10, Locchi 3, Tempobuono Vittoria 12, Minelli, Mussini 17, Lang 4, Fiorucci 19, Saltalippi, Campanelli, Riberti, Morbidoni G., Giulietti (L)

Allenatore: Fiorella Di Leone

AVIS PALLAVOLO DERUTA: Cipolletti (C), Giannoni, Giommetti, Ambroglini, Marinelli, Volpi, Fiorini, Grandi, Giovi, Cintia, Prudente, Brizzi (L1), Remigi (L2)

Allenatore: Massimiliano Ferri

Arbitro: Nicolò Paoletti

UFFICIO STAMPA VOLLEY UMBERTIDE