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Roberto Alunno Violini: innovare

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 26/11/2013 15:40:10

Si è laureato in  Economia e commercio n el 1992 a Perugia con una tesi sulle tecniche di vendita  e persuasione del consumatore. Dal 1993 co-fondatore ed amministratore di In.Ser.T. srl.; nel 2009 è co-fondatore ed amministratore di La Contabile srl. Dal 2012 co-fondatore ed amministratore di Centroufficio srl. Formatore su tecniche di vendita, creatività, memoria e ottimismo. Recentemente creatore e webmaster del progetto www.InFormAzienda.com di In.Ser.T. srl. Questo è la parte “visibile” di Roberto Alunno Violini, poi c’è la sua curiosità intellettuale e la sua capacità di indagare che, però, tende sempre a nascondere. Non gli piace mostrarsi (non c’è una sua foto nell’intervista), ma sappiate che contribuisce a far crescere questa città. Soprattutto in innovazione.

 

Lei nasce economista e si trasforma in programmatore e imprenditore. L’evoluzione non è così meccanica, ma è proprio ciò che ci vuole in tempi di flessibilità. Può spiegarci quali sono stati i momenti, i fattori, gli incontri, le persone, le motivazioni  che hanno determinato queste scelte e l’inizio della sua attività?

«Ho visto il primo computer quando dovevo scrivere l a tesi di laurea, nel 1992. Mi sono appassionato immediatamente a quel mondo nuovo, pionieristico e diverso. Gli studi che ho fatto mi hanno formato mentalmente a credere nelle possibilità enormi  dell’innovazione, quindi direi che le due cose si sono sposate benissimo. Il centro Buffetti, già allora punto di riferimento per commercialisti e consulenti del lavoro, è stato un ambiente ideale per conciliare le due vocazioni. Con i miei soci di allora, Mauro Grelli e Antonella Cattaneo, abbiamo iniziato un percorso certamente difficile ma stimolante e, come dicevo prima,innovativo. Siamo stati i primi nel 1995 a fornire connettività Internet ad Umbertide, in società con Net & Media, il nodo internet era fisicamente dentro al negozio e la tecnologia era a dir poco pionieristica.  In.Ser.T. significa Informatica e Servizi per il Terziario, adesso tutti parlano in questi termini, ma nel 1993, quando siamo nati, pochi scommettevano sul valore dei servizi e altrettanto pochi sull’informatica. La maggior parte aspettava di capire che verso prendere. Nel 2004 Antonella ha lasciato la società per motivi familiari, a quel punto con l’ingresso dei due nuovi soci, Mirko Fiorucci e Maria Lucia Tarantelli, l’azienda ha preso vigore e professionalità. E’ stata la chiave della nostra svolta. A dimostrazione del fatto che l’azienda è fatta dalle persone. Siamo entrati nei primi cinquanta concessionari Buffetti in Italia su quasi 1000, una bella soddisfazione se consideriamo che Umbertide non ha certo i numeri delle grandi città. Siamo un gruppo unito, ognuno dei quattro ha le sue peculiarità ma siamo perfettamente integrati  soprattutto condividiamo la stessa visione: essere utili  al cliente e dare le giuste soluzioni. Crediamo che questa visione “cliente centrica” sia la chiave per avere risultati nel lungo periodo».

La sua azienda rimane un punto di riferimento operativo e concreto per aziende e singoli del territorio. Tuttavia, sta ora sviluppando la parte di consulenza e orientamento (se non sbagliamo) per le imprese. Il blog informazienda.com che avete realizzato cosa vuole essere e quale valore in più può dare alle aziende? Il vostro slogan del blog è del resto programmatico: “palestra per le aziende che vogliono crescere”.

«Il blog InFormAzienda è un luogo dove si parla di esperienze positive, di storie di successo di formazione e di innovazione. Tutte cose che possono essere utili ad aziende di qualunque dimensione, dalla ditta individuale ed al professionista, fino ad arrivare a coloro i quali hanno una idea imprenditoriale che ancora non ha trovato concretezza. Essere utili, questo è il punto di partenza per ogni nostro progetto. Questa visione, che può sembrare più che altro filosofica, ha invece dei riscontri e soprattutto dei risultati estremamente concreti. Ognuno di noi preferisce acquistare beni, e soprattutto servizi, da soggetti dei quali ci fidiamo, che nel corso della nostra vita ci hanno aiutato a raggiungere i nostri obiettivi. InFormAzienda nasce per aiutare ciascun soggetto a raggiungere il proprio obiettivo. Così, indirettamente, raggiungiamo il nostro obiettivo: ottenere fiducia. E’ una via lunga, del resto però il modello di azienda che auspichiamo io, Mauro, Mirko e Maria Lucia non è certo mordi e fuggi. Siamo sul mercato da venti anni (il nostro ventesimo anniversario è proprio ad Ottobre) e siamo pronti a portare innovazione sul mercato ancora a lungo».

Lei è attivo anche nel campo dell’educazione e formazione on line. Ci può spiegare quali sono le potenzialità della formazione on line e, magari, le criticità. Può farci qualche esempio concreto che ha gestito o sta gestendo?

«Crediamo nel valore aggiunto che la formazione può dare a livello imprenditoriale ma anche a livello personale. Dicevo prima che le aziende sono fatte di persone, investire nella formazione ha dei risultati molto spesso sorprendenti. Dal 1993 eroghiamo corsi di formazione su tecniche di vendita, memoria, ottimismo e creatività. Tutti argomenti cruciali per qualsiasi azienda, anzi per qualsiasi individuo che crescendo farà la fortuna dell’azienda dove lavora. Nel 2011 abbiamo realizzato una piattaforma eLearning per la formazione online, questa è stata adottata da realtà importanti, come smartbusinesslab, di Alfio Bardolla, Lorenzo Ait e Gianluca Massini. Questi sono fra i migliori formatori italiani, la vena innovativa che da sempre diamo ai nostri progetti è piaciuta anche a loro. La formazione online ha delle potenzialità enormi, essa è asincrona, è fruibile con qualunque dispositivo connesso e da qualunque luogo, questo è sicuramente vincente. Per di più il sistema di valutazione che abbiamo creato è estremamente preciso, una garanzia dell’apprendimento. Tuttavia il corso in aula ha un fattore insostituibile: emoziona. Quindi proprio per questo lo reputo insostituibile. eLearning sì, ma abbinato a sessioni live».

Come analista economico, quali sono i limiti del nostro sistema economico nel territorio? Quali sono i possibili strumenti e progetti per modificare un contesto orami cristallizzato?

«Senza dubbio la connettività a banda larga potrebbe dare notevole impulso alla produttività, la nostra zona palesa dei limiti infrastrutturali enormi da questo punto di vista. Credo, poi, che a livello locale sia vitale per la nostra economia la creazione del brand “Umbria”. Toscana è diventato uno dei brand turistici più noti al mondo, l’Umbria ha ben poco da invidiare, tuttavia è poco riconosciuta. Un progetto che valorizzi il territorio darebbe certamente impulso al sistema economico e creerebbe un enorme valore aggiunto per gli operatori».

 

 

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