Sabato 14 ottobre, presentazione del libro postumo di Renato Codovini Le fortificazioni militari a Fratta perugina

Quando la memoria di una persona si incrocia con la memoria della città, allora quest’ultima moltiplica le sue risorse e talenti.

È il caso dell’operazione culturale che la Società storica di Umbertide Edizioni ha realizzato: pubblicando il libro postumo dell’appassionato e rigoroso storico locale Renato Codovini, Le fortificazioni militari a Fratta perugina, la casa editrice umbertidese ha ricordato la persona e allo stesso tempo ha arricchito gli studi e la memoria della città. 

Infatti, il libro postumo di Renato Codovini - scomparso nel 2016 - nasce dal ritrovamento di due copie di dattiloscritti, datati 2008, che l’Autore ha lasciato alla sua famiglia, tra i moltissimi scritti e documenti. I due dattiloscritti sono la forma compiuta di un saggio, pubblicato privatamente in poche copie. La presente edizione riporta integralmente i dattiloscritti originali comprensivi delle note, degli allegati e dei disegni personali dell’Autore, con un titolo, Le fortificazioni militari a Fratta perugina, che uniforma i due titoli differenti dei manoscritti.

Il libro di Renato Codovini si presenta come uno studio di storia militare della Fratta, dal medioevo all’età moderna, ma va oltre essa per configurarsi come un’analisi dello sviluppo urbano e delle relazioni che l’antica Fratta ebbe con il territorio circostante. Le stratificazioni delle mura cittadine - quelle toscane e perugine -  così come la costruzione e decostruzione di edifici, fortificazioni (i torrioni sul ponte del Tevere) e infrastrutture (la grande e piccola diga sul Tevere) ci restituiscono un affresco e un vivo reportage dello sviluppo dell’antico “borgo castellano” fino all’Ottocento. 

Un libro, dunque, di storia locale che rimanda tuttavia alla storia generale e materiale, costruito con il solito rigore critico e meticoloso rispetto per le fonti - plurali, diverse e multiple (come documenti, quadri, epigrafi, resti murari) - che ha caratterizzato gli studi di Renato Codovini. Anche gli stessi ritrovamenti archeologici, nell’ultimo scorcio del Novecento, presso la Rocca e il Teatro dei Riuniti sono serviti allo studioso umbertidese per verificare, in un vero e proprio laboratorio storico, le diverse ipotesi sulle influenze antiche (romane, bizantine, longobarde) e moderne (lo Stato della Chiesa, Perugia, Firenze) che continuamente si incrociano, divergono ed emergono nella fortificazione di Fratta.