Ad Umbertide, il ricordo di Peppino Impastato

Riceviamo e pubblichiamo da Comitato Elettorale - Corrente 2023

Il 19 luglio si è tenuta presso la sede di Corrente la presentazione del libro “Peppino Impastato – La memoria difficile”. Alla presentazione, realizzata in collaborazione con Libreria Alibù, ha partecipato Marcella Stagno, compagna di lotta di Peppino Impastato ai tempi del gruppo “Musica e Cultura” e di “Radio Aut”, la radio libera fondata nel 1977 a Terrasini per comunicare alle persone, come ha ricordato Stagno, che una società diversa era (ed è) possibile e che era giunto il momento di costruirla.

Durante la presentazione Stagno ha ricordato molti degli episodi accaduti tra la metà degli anni ’70 e il 9 maggio 1978, il giorno della morte di Peppino Impastato. Episodi di lotta politica, ma anche episodi di vita quotidiana di un gruppo di persone che al tempo aveva 20 anni e che a Cinisi e Terrasini, in provincia di Palermo, ha costruito quello che Stagno ha definito un vero e proprio miracolo di partecipazione politica collettiva. Marcella Stagno durante uno dei suoi interventi ha ricordato quanto sia importante che la storia venga raccontata in prima persona da chi l’ha vissuta, per conservare la memoria da un lato e poter trasmettere alle nuove generazioni un’esperienza di “costruzione di un noi collettivo di cui abbiamo bisogno oggi più che mai” per poter cambiare la realtà che ci circonda.

È stato dunque un momento non solo di ricordo ma anche di formazione, rispetto all’importanza di lavorare insieme, informarsi e formarsi per poter analizzare i problemi del mondo e provare ad agire per cambiare ciò che non funziona.

Stagno ha anche ricordato come tutto questo a Cinisi significasse scontrarsi direttamente con la mafia e come, la lotta politica del gruppo che Peppino Impastato aveva contribuito a formare divenne, per forza di cose, anche lotta alla mafia. Su questa scia, Stagno ha ricordato come, durante le indagini sull'omicidio di Peppino Impastato, siano stati messi in atto tentativi di depistaggio che furono poi dimostrati, dopo anni di lotta e di dibattimenti processuali da parte della madre e dei compagni di Impastato. Ricordiamo che Peppino Impastato venne ucciso e il corpo venne fatto saltare in aria con del tritolo per inscenare un suicidio accidentale di un terrorista che voleva far saltare i binari del treno.

Alla presentazione, coordinata da Chiara Monacelli, è intervenuto anche Fabrizio Ricci, coordinatore di Libera Umbria, che ha parlato di come la lotta alla mafia sia legata alla lotta ad un sistema basato sull’accumulo di capitale in poche mani e come l’Umbria non sia esente da questo fenomeno.

La presentazione è stata l’occasione per riprendere le attività culturali organizzate da Corrente, che proseguiranno con la collaborazione all’Italian Party organizzato da To Lose La Track per il
29 luglio in Piattaforma.