In piazza Matteotti il flashmob Noi ragazzi dell'Europa, della scuola primaria Garibaldi

"Noi ragazzi dell'Europa" è il titolo dell'evento del 6 giugno in piazza Matteotti che ha visto come protagonisti gli alunni delle classi quinte della scuola primaria Garibaldi e i bambini del coro "Il grillo cantante".

L'evento è stato organizzato a conclusione del percorso di educazione civica delle classi quinte. Il sindaco Luca Carizia ha salutato i bambini sottolineando l'importanza dell'insegnamento dell'educazione civica sia per la scuola che per la società. Gli alunni hanno iniziato il percorso collaborando, per i primi tre anni, con enti e realtà del territorio. Hanno realizzato manufatti con il nero fratta esposti  nella teca n.1 del museo Rometti presso la Fa.Mo.; hanno preso poi parte al progetto della Fipsas contro le dipendenze.

In quarta e quinta, grazie all'accordo fra Questura e Ufficio Scolastico, hanno incontrato il Commissario Capo della Polizia di Stato Dario Lemmi per conoscere il percorso valoriale dello sport insieme all'atleta olimpico judoka delle Fiamme Oro e infine hanno parlato della Costituzione. Appuntamento poi, in occasione delle principali festività, con i "nonni" della Residenza Balducci e incontro con tutte le associazioni di volontariato del territorio in occasione della Giornata della Cura. L'ultimo tassello è stata la lettura ad alta voce del  testo "In viaggio per l'unione europea" di Anna Sarfatti. Il luogo ideale per chiudere il cerchio è stato salutare genitori e istituzioni di fronte alla sede comunale, cantando "Sogna ragazzo sogna". Sono intervenuti anche i piccoli coristi de "Il grillo cantante" a conclusione del progetto del coro che li ha visti impegnati per tutto il secondo quadrimestre.

 Alla fine dell'evento  tutti i bambini hanno fatto volare dei palloncini, rigorosamente biodegradabili, con all'interno dei semi di fiori utili per le api.

L'augurio è che, come i palloncini semineranno nuove piante, anche i bambini possano portare, ovunque andranno, i semi della speranza della collaborazione, della tolleranza e di una cittadinanza attiva che li veda protagonisti del loro futuro e che, soprattutto, siano portatori di pace.