Anche se stazionarie, rimangono molto gravi le condizioni del giovane caduto, sabato scorso 17 febbraio, dal tetto di un capannone nella zona industriale di Umbertide.
Il giovane, orginario dell’Albania e residente a Trevi, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva al Santa Maria della Misericordia di Perugia e la sua prognosi, vista la gravità delle ferite riportate, rimane riservata; sono giorni di ansia e apprensione per i familiari, i colleghi e i titolari dell’azienda di Spello con cui il trentenne lavora oramai da tempo.
È stato intanto aperto un fascicolo contro ignoti per lesioni, mentre Carabinieri e il personale del Psal dell’USL Umbria 1 stanno proseguendo con le indagini per trovare eventuali responsabili di questo gravissimo infortunio sul lavoro.
Maurizio Molinari segretario della Uil Umbria chiede maggiore sicurezza per tutti i lavoratori: “(...) torniamo a chiedere alla Regione Umbria di convocare un tavolo per prendere in esame la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil con iniziative concrete per arginare la strage delle morti sul lavoro. Servono più controlli, un meccanismo premiante per le aziende virtuose e ulteriori investimenti nella formazione. Il tutto con un attentissimo e scrupoloso monitoraggio”.
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