
Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa del Comune di Umbertide, in merito all'articolo pubblicato su Informazione Locale riguardante la questione "Hotel Moderno"
Si fa riferimento all’ultimo numero di Informazione Locale in cui è stato dato ampio risalto alla vicenda dell’Hotel Moderno.
Tralasciando le questioni risalenti alle legislature degli anni 80, sulle quali non è possibile esprimere alcuna considerazione, preme invece fare opportuna chiarezza sulle vicissitudini più recenti che sono state impropriamente riportate nell’articolo pubblicato.
Si è scritto testualmente che “i Mingarini, nel tentativo di rilanciare l’Hotel, hanno presentato numerose proposte: caserma dei carabinieri, RSA, centro medico, uffici, centro commerciale, area residenziale. Tutte bocciate dall’ufficio tecnico”.
La narrazione offerta è assai distante dalla realtà dei fatti:
Non sono stati mai presentati e pertanto non esistono agli atti del Comune di Umbertide progetti riguardanti caserme dei carabinieri, RSA, centri medici o uffici presentati da parte della proprietà dell’Hotel Moderno e pertanto non esistono al riguardo proposte “bocciate dall’Ufficio Tecnico”.
Esistono proposte riguardanti la demolizione dell’attuale immobile per la ricostruzione di un edificio residenziale (prima) e di una struttura commerciale (poi) che vale la pena di ricordare nei contenuti e negli esiti:
anno 2005 – progetto per la demolizione dell’albergo e successiva realizzazione di un fabbricato di civile abitazione presentato da una impresa locale promissaria acquirente dell’immobile:
Dopo il parere preliminare FAVOREVOLE della Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio sulla proposta, il progetto non veniva successivamente presentato da parte dei soggetti richiedenti nelle forme di legge ossia sotto forma di piano attuativo e pertanto veniva dichiarato irricevibile dall’ufficio con nota prot. 16399/2005. Il progetto successivamente NON VENIVA ripresentato in forma di piano attuativo.
anno 2016 – 1^ proposta preliminare di progetto per la demolizione dell’albergo e successiva realizzazione di una struttura a destinazione commerciale presentato da un operatore economico promissario acquirente dell’immobile:
Viene richiesto un nuovo parere preliminare su una proposta progettuale riguardante anche in questo caso, oltre all’immobile di Mingarini, ampia porzione dell’area di proprietà comunale contermine a quella dell’albergo destinata dal PRG vigente a verde pubblico e parcheggio pubblico.
La necessità di occupare anche l’area di proprietà comunale risiedeva nell’impossibilità del richiedente di reperire all’interno della proprietà privata gli spazi da destinare a verde e parcheggi (obbligatori per legge), volendo massimizzare invece la dimensione del futuro immobile a destinazione commerciale.
Sulla proposta, si esprimeva in modo NON FAVOREVOLE la Giunta Comunale con deliberazione n. 33/2017.
anno 2017 – 2^ proposta preliminare di progetto per la demolizione dell’albergo e successiva realizzazione di un centro commerciale presentato da un operatore economico promissario acquirente dell’immobile:
La proposta non è mai stata bocciata dall’Ufficio Tecnico che anzi, con propria nota istruttoria prot. 9704 del 17.05.2017, relazionava alla Giunta Comunale in merito alla conformità urbanistica della proposta rispetto al PRG vigente. Tuttavia la suddetta proposta veniva soppiantata di lì a pochi mesi da una nuova proposta avanzata dai proprietari dell’Hotel.
anno 2018 - Richiesta di Permesso di Costruire per la demolizione dell’albergo e successiva realizzazione di immobile da destinare ad attività commerciale presentata dai sig.ri MINGARINI Luigi, MINGARINI Gianluca, TORRE Annunziata e SELLERI Tiziana:
L’iter tecnico amministrativo per il rilascio del Permesso di Costruire, di fatto, si concludeva favorevolmente; tuttavia la proprietà non ritirava il permesso non giungendo MAI al pagamento degli oneri concessori, così come richiesti nella nota prot. 17859 del 21.08.2018 del responsabile del SUAPE.
La ditta Mingarini pertanto, non pagando gli oneri concessori, RINUNCIAVA di fatto a ritirare il Permesso di Costruire. Il progetto quindi in questo caso non è stato bocciato ma anzi, non è stato ritirato da MINGARINI che non ha perfezionato il pagamento degli oneri concessori.
anno 2019 – Viene presentata una nuova richiesta, questa volta di provvedimento unico autorizzativo da parte dei signori MINGARINI unitamente al soggetto proprietario dell’area edificabile contermine e da un operatore economico promissario acquirente delle due aree, per la ristrutturazione urbanistica di edifici esistenti ai fini commerciali.
La nuova proposta riguardante l’immobile Hotel Moderno attraverso tale proposta coinvolge pertanto anche il lotto edificabile limitrofo all’albergo.
L’iter tecnico amministrativo finalizzato all’autorizzazione del progetto anche in questo caso si concludeva favorevolmente nel 2020, eccezion fatta per l’ultimo passaggio definitivo in consiglio comunale che tuttavia non avveniva A CAUSA DELLA MANCATA ACQUISIZIONE DEGLI IMMOBILI DA PARTE DEL PROMISSARIO ACQUIRENTE, condizione questa necessaria ed inderogabile ai fini della conclusione del procedimento di rilascio dell’autorizzazione unica ai sensi del DPR 160/2010.
Il progetto quindi in questo caso non è stato bocciato ma anzi, è rimasto in sospeso per ben due anni per la mancata acquisizione dei beni immobili da parte dell’operatore economico promissario acquirente.
anno 2022:
Il soggetto proprietario dell’immobile limitrofo all’Hotel Moderno, co-attuatore insieme a MINGARINI dell’intervento sopra indicato, comunicava al Comune di Umbertide di voler rinunciare all’autorizzazione dell’intervento, essendo venuto meno l’impegno del soggetto promissario acquirente in ordine all’acquisto della proprietà.
In ragione di ciò il Comune avviava il procedimento di revoca del procedimento autorizzativo e di archiviazione del progetto, che veniva comunicato con nota dell’Ufficio Tecnico del 13.06.2022 ai soggetti attuatori (MINGARINI compreso) nonché al soggetto promissario acquirente.
L’operatore economico promissario acquirente, a seguito della precedente nota di revoca, richiedeva quindi la riattivazione del procedimento di rilascio del Permesso di Costruire archiviato nel 2020, non conclusosi per il mancato pagamento degli oneri concessori; alla richiesta tuttavia si opponeva l’Ufficio Tecnico in relazione alle intervenute modifiche normative della Legge Regionale in materia di Governo del Territorio che rendevano impossibile alla data di richiesta (2022) il rilascio del permesso se non previa presentazione di una variante urbanistica.
Al suddetto atto di diniego ed allatto di revoca del procedimento unico autorizzativo l’operatore economico promissario acquirente opponeva due distinti ricorsi in sede giurisdizionale, riuniti poi in un unico procedimento, a cui il Comune resisteva attraverso la costituzione in giudizio.
SI EVIDENZIA CHE IL GIUDIZIO IN QUESTIONE NON E’ PENDENTE MA SI E’ CONCLUSO CON LA SENTENZA N. 492/2025 DEL TAR UMBRIA CHE HA DICHIARATO IN PARTE INAMMISSIBILI ED IN PARTE HA RESPINTO I RICORSI CONTRO GLI ATTI DEL COMUNE.
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