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Locchi (Umbertide Partecipa): “La RSA di Umbertide non si tocca”
L'Associazione Civica Umbertide Partecipa si schiera nettamente contro l'ipotesi di chiusura dell'RSA (Residenza Sanitaria Assistita) dall'Ospedale di Umbertide e si dichiara "pronta a sostenere a fianco di altri partiti, associaizoni, singoli, enti, indipendentemente dal colore politico, azioni incisive finalizzate al mantenimento di questo servizio essenziale nella nostra città".
Sono passati 5 anni dalla attivazione della RSA dell’ospedale di Umbertide. Dieci posti letto, dedicati a quei pazienti per i quali non c’è la necessità di prolungare il ricovero ospedaliero ma che non sono ancora pronti per tornare al domicilio in quanto clinicamente complessi, che necessitano di ulteriori cure o controlli clinici, di riabilitazione per il ripristino dei livelli di autosufficienza, di assistenza infermieristica estensiva non domiciliare o anche di riorganizzazione del contesto familiare.
Marco Locchi, presidente di Umbertide Partecipa e allora sindaco di Umbertide, partecipò all'inaugurazione del reparto: "ricordo con grande soddisfazione quel giorno, alla presenza del Direttore Giuseppe Legato e di altre personalità: un servizio nuovo per i nostri malati di Umbertide caratterizzato da un forte radicamento sul territorio attraverso i nostri medici di base. Voglio riportare le parole di Legato: “E’ un servizio di livello e intensità assistenziale intermedia, capace di garantire l’integrazione e la continuità delle cure tra il livello ospedaliero, territoriale e domiciliare e al tempo stesso una maggiore appropriatezza del ricovero ospedaliero, con riduzione dei tempi di degenza e dei posti letto che devono restare riservati ai pazienti acuti. Il ricovero in RSA ha come obiettivo finale il recupero dell’indipendenza del paziente e il rientro al proprio domicilio”.
"Successivamente - continua Locchi -"come era mia consuetudine, andavo spesso in Ospedale e anche all’ RSA: tutte le volte che sono andato, ma anche in altri momenti, ho sempre, sempre ricevuto apprezzamenti per la struttura moderna, per l’ altissimo livello di professionalità ed umanità di tutto il personale sanitario. A testimonianza di ciò i tanti “post-it” di ringraziamento attaccati nel salone della RSA e le tante donazioni che in questi anni sono state fatte dai nostri concittadini. Una struttura che funziona bene, di qualità, apprezzata da tutti, condivisa anche dai medici di base e allora quando ho saputo che si vuole togliere per lasciare posto ad altri non ben definiti servizi, sono rimasto sconcertato tantopiù se si considera che tale azione verrebbe fatta ora sfruttando il particolare momento di emergenza nel quale ci troviamo. Gli umbertidesi hanno il diritto di capire e di dire la loro anche pubblicamente, attraverso tutti i mezzi di comunicazione possibili al momento. Ci si domanda il perché di questo accanimento contro i servizi del nostro ospedale dopo che sono stati tolti anche il laboratorio di analisi (lasciando solo il punto prelievi) e soprattutto la somministrazione dei farmaci ai malati oncologici. Qualcuno pensa che ci si possa veramente appoggiare a quella di Città di Castello? Ma allora lo scopo delle RSA era un “bluff” ? Chiediamo a gran voce che i “decisori” rivedano la scelta fatta e che l’ Amministrazione Comunale si esprima in maniera decisa e convinta a difesa della nostra RSA e del nostro ospedale per evitare che si continui questo impoverimento dei servizi".
03/04/2020 10:49:57 Scritto da: Eva Giacchè