Notizie » Editoriale
Lo spirito repubblicano nel 2 giugno umbertidese
Esattamente 68 anni fa, il 2 giugno veniva festeggiato con la nascita della prima giunta cittadina dopo le libere elezioni del 7 aprile 1946. A guidare quell’originario governo locale fu nominato, dal consiglio comunale, Astorre Bellarosa, del partito comunista, ma di cultura e fervente educazione repubblicana-mazziniana. Come per un circolare destino, dunque, era un uomo dallo spirito repubblicano che inaugurava la Repubblica e faceva entrare a pieno titolo nelle istituzioni i comunisti, segnando una lunga storia fino ad oggi. Bellarosa seppe incarnare grandemente i caratteri di unità e solidarietà che il culto laico della giovane Repubblica incominciava a rappresentare. Egli ebbe il merito della ricostruzione di Umbertide, connettendo abilmente un tessuto sociale allora fatto di strappi ed evidenti fori. Povertà ed esclusione erano dati di fatto della nostra comunità; Bellarosa s’impegnò per includere e ridurre le differenze. Cementò, con spirito repubblicano, generazioni e classi sociali (al tempo ancora esistevano) che avevano il coraggio di guardare in avanti, perché il passato recente annichiliva.
Oggi? Per un circolare destino, il 2 giugno 2014, viene festeggiato sotto il segno del primo sindaco di militanza e cultura non comunista, Marco Locchi, socialista del Pd, uscito vincitore dalle elezioni del 25 maggio scorso. Diversamente da Bellarosa, il neo sindaco si trova di fronte un paese ricco e senza conflitti sociali, ma spaccato culturalmente e politicamente a metà, come una mela. Spetta proprio a lui, nel giorno del 2 giugno, con spirito repubblicano, rinsaldare una comunità che ha perso il coraggio del futuro.
Come fare? Rinvigorendo i valori repubblicani. Ciò significa battere senza esitazioni la strada della democrazia repubblicana, i cui simboli sono il palazzo di vetro, la piazza e i consigli pubblici. Anteporre il bene comune (repubblicano) a quello individuale parte proprio da qui: dallo smascheramento che la trasparenza necessariamente compie. Locchi, per cultura politica e, credo, per convinzione personale, sa che qui gioca la partita della riunificazione progettuale della città.
In questa opera di saldatura non debbono mancare, però, le responsabilità dei cittadini. Incominciamo a leggere la realtà anche con le lenti dei doveri civici, repubblicani appunto. È oggi Il tempo dei doveri; non domani. Impegno morale e politico, senso di appartenenza ad una Storia, gratuità nel donarsi, condivisione di un medesimo destino, riconoscenza per chi ci ha dato e responsabilità nei confronti di chi verrà. Questo lo spirito repubblicano che ha contraddistinto i cittadini di Umbertide e la città. A cominciare da Astorre Bellarosa. Il 2 giugno 2014 serve per rinnovare questi doveri, legandoci ad essi. Laicamente,
viva la Repubblica, viva l'Italia, viva Umbertide.
Gianni Codovini
01/06/2014 23:13:14