Notizie » Politica
Umbertide cambia: una città aperta e solidale
Riceviamo e pubblichiamo.
Intervento presentato dal gruppo consiliare Umbertide cambia in occasione del Consiglio Comunale del / Agosto nell’ambito della discussione sul programma di legislatura illustrato dal Sindaco
Presentiamo le proposte politiche del gruppo Umbertide cambia, come possibile contributo alle linee programmatiche presentate dal sindaco Marco Locchi. Quelle proposte già definite in campagna elettorale e che intendiamo portare avanti in questa consiliatura.
Nel nostro programma, la politica si pone come servizio alla Comunità e, nella definizione dei contenuti e delle modalità di governo della città, al centro di tutte le attività viene rimesso il cittadino. Un governo che deve essere, pertanto, trasparente e partecipato, aperto al dialogo e al confronto. Dal punto di vista dei contenuti noi pensiamo ad una città aperta, che si confronti con il territorio per mettere a punto un unico prioritario obiettivo: il benessere dei cittadini e della nostra città. Per questo ci riferiamo ad uno sviluppo armonico di Umbertide, nell’ambito di un piano strategico territoriale, uno sviluppo sostenibile dall’uomo, dall’ambiente e dalla società. Uno sviluppo che si regge su 7 pilastri: investimento in capitale umano (senza investire in scuola, formazione e cultura non ci sarà mai uno sviluppo autentico), competitività nel sistema produttivo e commerciale, quindi investimenti in ricerca ed innovazione ma anche dotazioni infrastrutturali adeguate, qualità dell’ambiente, urbanistica e la protezione sociale. La logica è quella di sviluppare sinergie territoriali nell’ambito delle quali Umbertide possa valorizzare al massimo le proprie esperienze, i servizi, le professionalità, le competenze, le idee che in una logica di autoreferenzialità rischierebbero altrimenti di perdersi.
Ecco allora che la definizione di politiche relative a materie fondamentali quali lo sviluppo economico, l’occupazione, le infrastrutture, la sanità, la protezione sociale, la scuola e la formazione ma anche la gestione dei rifiuti, le energie rinnovabili, la sicurezza e la legalità possono essere sviluppate nell’ambito di un più ampio Piano territoriale. Da un punto di vista economico, la crisi che inevitabilmente colpisce anche Umbertide ci sollecita ad intervenire con fiducia, coraggio, impegno, con una nuova progettualità, consapevoli che esistono delle priorità: la necessità di far fronte alle difficoltà economiche di molte persone, famiglie e imprese. Abbiamo quindi pensato ad un “Sistema territoriale del lavoro e dell’impresa” concepito come ambito per lo studio, la progettazione e l’attuazione di politiche mirate allo sviluppo dell’economia locale e dell’occupazione, promuovendo una cultura delle opportunità che tenda a superare la pratica della raccomandazione. Un ruolo fondamentale sarà quindi ricoperto dalle politiche attive rivolte ai giovani e alle fasce marginali nel mercato del lavoro, ma anche dalla progettazione delle condizioni per un nuovo sviluppo del sistema produttivo e commerciale in termini di innovazione e di qualità, investendo sulla formazione, sulla valorizzazione dell’artigianato e delle professioni artigiane (mestieri) e puntando anche su un nuovo modello di agricoltura e di zootecnia, valorizzando i prodotti locali, anche come strumento di promozione turistica del territorio.
Anche lo sviluppo infrastrutturale dovrà seguire un percorso di sostenibilità ambientale e umana. Per questo riteniamo prioritario, nell’ambito di un piano integrato per la mobilità, investire sul ruolo della ferrovia, elettrificata, anche per il trasporto merci, ma anche sollecitare la messa in sicurezza della E 45, senza che venga trasformata in autostrada, ed il completamento della E78 e della Pian d’Assino (per questo abbiamo pensato di organizzare un incontro pubblico con i cittadini e le autorità politiche per discutere insieme di queste tematiche).
Altro capitolo importante del nostro programma, nell’ambito di un progetto generale di qualificazione e specializzazione dei servizi ospedalieri, è legato al potenziamento di alcuni servizi dell’ospedale di Umbertide quali il pronto soccorso, la diagnostica per immagini e i servizi ambulatoriali ma anche all’organizzazione di servizi territoriali domiciliari e residenziali adeguati per le cure palliative.
In ambito socio-assistenziale la situazione è particolarmente complessa, perché se è vero che il Comune di Umbertide ha sempre dimostrato una particolare sensibilità rispetto a questi temi, è altresì vero che la complessità sociale in cui abitiamo, la forte crisi economica che ci ha investito, le nuove esigenze familiari stanno facendo emergere nuove aree di fragilità umana e sociale e richiedono di ripensare le modalità e le forme di welfare society e di welfare aziendale (per questo tra i nostri obiettivi a breve termine c’è quello di poter fare un consiglio comunale aperto, monotematico, sulla questione dei servizi sociali: come occasione per fare il punto della situazione ma anche per individuare nuove prospettive di intervento).
Una città che vuole crescere, dicevamo, deve investire in scuola e formazione, scegliere l’educazione oggi, dice Delors, significa scegliere la società di domani, per questo abbiamo pensato ad un Piano per l’Offerta Formativa superiore (POF) territoriale, in un’ottica di efficace relazione con il sistema produttivo e della formazione professionale. Fondamentale, però, è anche la messa in sicurezza degli istituti scolastici, l’eliminazione al loro interno di ogni barriera architettonica ma anche l’applicazione di soluzioni utili per il risparmio energetico.
Occorre investire anche in energie alternative. La nostra terra ce lo richiede (l’mpronta ecologica dell’Italia supera ampiamente la biocapacità della nostra terra). Occorre definire un piano territoriale (e comunale) per le energie rinnovabili in grado di programmare in maniera sistemica, ma anche integrata ed equilibrata, la tipologia degli impianti, le modalità di gestione (pubblico/private), la loro finalità, la dislocazione, l’impatto ambientale, i riflessi per la salute per mettere a punto l’analisi dei benefici e dei costi. La protezione del territorio e la tutela dell’ambiente ci richiede anche uno stop definitivo al consumo indiscriminato di suolo a fini di edificazione, puntando alla ristrutturazione ed al recupero degli immobili ed al risanamento delle aree a rischio degrado (ex fornace).
Nel nostro programma è introdotto il tema della gestione pubblica della risorsa acqua, garantendo a tutti il minimo vitale, ma anche la proposta di una gestione pubblica dell’attività di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, realizzando una azienda partecipata da tutti i comuni del territorio interessato, competitiva, in grado di gestire efficacemente tutto il sistema rifiuti, uscendo da logiche municipalistiche e clientelari per favorire soluzioni che garantiscano efficienza, trasparenza ed una diretta utilità per la comunità locale.
Una città a misura d’uomo è una città sicura. Riteniamo necessario definire “un “modello integrato della sicurezza urbana” per coniugare prevenzione, mediazione dei conflitti ed educazione alla convivenza con il principio di legalità. Le azioni di prevenzione e di contrasto della criminalità sono necessarie, ma non bastano. Ci vogliono operazioni che vadano in profondità e producano effetti di lungo periodo: contrasto del disagio sociale ma anche promozione della cultura della legalità, dei valori e delle regole della convivenza civile; pensiamo, quindi, a politiche di integrazione sociale, di contrasto alla criminalità e di garanzia della sicurezza pubblica. E’ in questo contesto che riteniamo opportuno realizzare la nuova caserma dei carabinieri, formalizzare un coordinamento delle forze di polizia per la sicurezza e l’ordine pubblico, valorizzare i Consigli di quartiere, ma anche creare una rete educativa per la prevenzione). Con uno slogan potremmo dire che occorre promuovere la cultura della legalità a vari livelli.
PER REALIZZARE TUTTO CIÒ ABBIAMO PENSATO AD ALCUNE PROPOSTE:
Elaborazione di un piano di valorizzazione e di rilancio del Centro Storico, nell’ambito di un disegno urbanistico organico.
Promozione della cultura progettuale dei piccoli agglomerati “autosufficienti” dal punto di vista energetico e con sistemi innovativi per il recupero delle acque e dei rifiuti.
Abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici per sostenere il progetto “Umbertide Zerobarriere” per quanto riguarda l’edilizia privata.
Istituzione di un fondo specifico per il sostegno del diritto allo studio, anche universitario, per giovani meritevoli in difficoltà economiche.
Costituzione della “Fondazione cittadina per le scienze della formazione e l’apprendimento” come luogo competente per l’elaborazione e l’osservazione dei processi formativi.
Promozione della libera iniziativa associativa e culturale, attraverso la costituzione di un polo unico per le attività culturali.
Attivazione del “laboratorio del futuro”, luogo in cui i giovani possono condividere spazi, esercitarsi in iniziative di mutuo sostegno (ad esempio nello studio), sviluppare e coordinare idee e progetti comuni.
Presa in carico del problema del disagio giovanile, delle tossicodipendenze, dell’abuso di alcool, sviluppando l’attività di prevenzione, istituendo punti di ascolto nelle scuole, coinvolgendo società sportive ed associazioni, potenziando il servizio delle “unità di strada”.
Promozione di Umbertide città dello Sport, progettando una nuova politica per lo sport, rivolta in particolare alle attività giovanili, mettendo a sistema la notevole potenzialità dell’impiantistica sportiva esistente per realizzare un Centro Sportivo integrato di alta qualità.
Attuazione di forme di democrazia partecipata, coinvolgendo quanti più cittadini possibile nelle decisioni che riguardano il bene pubblico, perché il Comune possa tornare ad essere la casa di tutti i cittadini (valorizzare gli istituti di democrazia rappresentativa quali il Consiglio Comunale, Consigli di Quartiere, Consulta degli Stranieri; apertura agli esterni delle commissioni consiliari; semplificare e informatizzare i procedimenti amministrativi; diffusione sulla rete di tutti i procedimenti amministrativi cercando di definire un progetto di democrazia partecipativa “in rete” (non legato ai social network)).
Superamento della frontiera conservatrice nei diritti di nuova generazione (favorire l’accesso al wi-fi a condizioni economicamente sostenibili; istituzione del registro comunale delle coppie di fatto (unioni civili); costituzione di un comitato di bioetica e promozione di modalità utili per l’acquisizione delle disposizioni di fine vita (testamento biologico); ampliamento del riconoscimento dei diritti di cittadinanza; attivazione di uno sportello per le vittime di violenza di genere, maltrattamenti in famiglia, stalking, discriminazione razziale).
COSÌ VOGLIAMO PENSARE LA NOSTRA CITTÀ. CON L’ATTENZIONE RIVOLTA ALLE SUE POTENZIALITÀ MA ANCHE AI PROBLEMI DELLE PERSONE, CON LA RESPONSABILITÀ DI CHI GUARDA AL FUTURO ATTRAVERSO GLI OCCHI E LE SPERANZE DELLE GIOVANI GENERAZIONI.
Gruppo Consiliare Umbertide cambia
Claudio Faloci
Alessia Bartolini
Stefano Conti
12/08/2014 12:59:41