Azione in corso...

Torna in carcere l'uomo che uccise a colpi di mattarello un connazionale

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 24/05/2022 16:52:02

Torna in prigione il cittadino marocchino protagonista di uno dei più brutali fatti di sangue mai avvenuti ad Umbertide. L'uomo, secondo l'accusa, aveva ucciso a colpi di coltello e mattarello un connazionale, A.H. di 35 anni, nel corso di una lite in una palazzina di via Roma il 18 ottobre di due anni fa. I carabinieri di Città di Castello in questi giorni hanno notificato all'uomo un provvedimento del Tribunale perugino che ne ha determinato il trasferimento a Capanne.

 

H.B. dopo un periodo trascorso in carcere, su richiesta dei suoi legali aveva ottenuto dal Tribunale di Appello il permesso di trascorrere la pena ai domiciliari, decisione revocata in questi giorni dalla Sezione del riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale di «A seguito - si legge in una nota della Procura - di un appello del Pubblico ministero presso il Tribunale di Perugia che si è soffermato sulla brutalità e sulla efferatezza della condotta dell'imputato». Non solo: secondo il Pm ci sarebbe anche il rilevante pericolo di fuga.

Nel gennaio di quest'anno la condanna dell'immigrato a 12 anni e 4 mesi di carcere, 50 mila euro di provvisionale risarcitoria e la sua espulsione dall’Italia al termine dell'espiazione della pena. Il Pm aveva chiesto invece 21 anni di carcere ma la sentenza escluse l’aggravante dei motivi abietti e futili.        

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