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Umbertide Cambia: si alla riqualificazione dell'area degli ex Molini Popolari

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 27/07/2022 12:22:25

Umbertide Cambia-Civici per l'Umbria, nel comunicato che segue, esprime il suo voto favorevole alla riqulificazione dell'area degli ex Molini Popolari per funzioni commerciali e direzionali, ma emergono dubbi sul Piano commerciale e sullo sviluppo armonico e sostenibile della città.

“La variante al Piano regolatore riguardante i Molini Popolari Riuniti è un razionale progetto che mette insieme sviluppo e migliore mobilità cittadina. Da qui il voto favorevole di Umbertide cambia”, sottolinea il capo gruppo del movimento civico Gianni Codovini. “Rimane però ancora indefinito - aggiunge Codovini - il Piano commerciale e lo sviluppo armonico e sostenibile della città”. La Giunta comunale ha proposto una variante al Piano regolare generale (PRG) concernente la modifica dell’area sede dei Molini Popolari Riuniti, al fine di destinarla alle sole funzioni commerciali (alimentari e non alimentari) e direzionali, facendo così venir meno la destinazione residenziale.

Dunque, il progetto che sarà portato giovedì in Consiglio Comunale si presenta rivisto rispetto a quello originario, promosso sempre dai Molini Popolari Riuniti. “L’intervento su un’area disponibile SUC (Superficie Utile Coperta) di 11.346 mq – spiega Codovini - è significativo per l’intera città, poiché implica questioni commerciali, urbanistiche e di sostenibilità generali. Infatti, oggi si propone di non procedere più - giustamente secondo noi - alla destinazione residenziale, ma di riqualificare l’area. In particolare, si prevede la realizzazione di un nuovo edificio commerciale di 2550 mq di SUC con una superficie di vendita di 1.500 mq - cioè , secondo la legge regionale, un edificio di media struttura (M2) -, e il recupero dell’edificio risalente agli anni ’50 – quello lungo la strada Tiberina - da destinare ad attività commerciale per una SUC di 350 mq con una superficie di vendita di 200 mq che lo caratterizza come esercizio di vicinato.

La novità che ci sembra funzionale, accanto al venir meno dell’area residenziale e del fatto che la SUC riguarda solo 4200 mq (2900 mq ad uso commerciale e 1300 mq ad uso direzionale) sugli 11.346, è l’intervento sulla viabilità con una bretella di collegamento fra la ex strada Tiberina 3 bis e via della Repubblica con due nuove rotatorie su queste vie. Si cerca ossia di mantenere più fluida e collegata la mobilità urbana e extra-urbana”. Fin qui le positività che hanno indotto Umbertide cambia-Civici per l’Umbria a votare positivamente la variante urbanistica, facendo realisticamente un calcolo di costi-benefici, come un buon amministratore ha l’obbligo di fare.

“Tuttavia – conclude il capo gruppo del movimento civico - il giusto progetto evidenzia la mancanza di un piano commerciale della città e un’idea di sistema-città. Ormai la saturazione della media e grande distribuzione commerciale ad Umbertide è un fatto conclamato e non vi sono più spazi per pensare ad un suo allargamento. Si tratta semmai di pensare ad uno sviluppo sostenibile della città, in cui centro storico, zona commerciale, zona industriale siano armonizzati, senza far pendere la bilancia su alcune parti a danno di altre. Questo è appunto uno dei capisaldi del nostro programma amministrativo futuro e per le prossime elezioni comunali”.

Il Gruppo

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