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Dal Campus Da Vinci al CERN di Ginevra: un viaggio nel paese dei Quark

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 16/11/2022 06:39:38

Un’opportunità irripetibile, quella vissuta dal Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Umbertide, tornato da pochi giorni da un viaggio di istruzione davvero speciale, presso il CERN, il Centro Europeo di Ricerche Nucleari di Ginevra. Le classi 5ALS, 5BLS, 5CLS hanno potuto visitare il noto laboratorio di ricerca, grazie al Progetto realizzato dalle prof.sse Fiorucci, Gaetani, Pucci.

In preparazione del viaggio il Liceo ha avuto il privilegio di ospitare il fisico  Imbergamo, ricercatore per alcuni anni presso il CERN e attualmente professore presso il Liceo “Alessi” di Perugia. Il docente ha presentato agli allievi le attività di ricerca che si svolgono presso questo centro e in particolare il suo lavoro; lo scopo comune degli esperimenti è quello di far collidere a velocità prossime a quelle della luce particelle semplici per riprodurre altre particelle primordiali, scomparse dopo il Big Bang, come il bosone di Higgs.  Alla conferenza hanno partecipato anche i proff. Scorsipa e Colcelli, docenti di fisica presso il Campus Da Vinci, che hanno introdotto i ragazzi nel mondo delle particelle illustrando, in particolare, il Modello Standard e le ricerche effettuate presso l’acceleratore LHC, il più grande per ora realizzato nel mondo – un anello di 27 km di circonferenza - nel quale ogni giorno avvengono milioni di collisioni tra particelle.

Nei giorni 10,11 e 12 novembre le quinte del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, dopo un anno di attesa, sono finalmente partite per un viaggio tra bosoni, leptoni e quarks, in mezzo alle particelle elementari del Modello Standard al CERN di Ginevra! Accompagnati dalle docenti Carloni, Fiorucci, Gaetani, Pucci, gli studenti hanno potuto vedere e toccare con mano cosa avviene   in un acceleratore di particelle. Sembra strano che vengano spese molte risorse per ricerche che apparentemente non hanno una ricaduta sulla nostra vita quotidiana; la fisica quantistica appare spesso come una realtà irraggiungibile. Niente di più sbagliato!

Le scoperte che vengono effettuate al CERN sono condivise con la comunità internazionale e in molti casi si traducono in tecnologie disponibili per la vita di tutti: nel 1990 i ricercatori hanno creato il web per poter comunicare tra loro i risultati delle ricerche poi questa scoperta è stata messa a disposizione di tutta l’umanità con il noto protocollo http con il quale tutti possiamo viaggiare in rete. La tecnologia dell’acceleratore inoltre, è applicata per curare i tumori con l’adroterapia oncologica che utilizza protoni o ioni di carbonio portati ad energie elevate: Pavia è uno dei 6 centri esistenti al mondo che la utilizza.

Al progetto sono interessati circa mille scienziati di diverse nazionalità, tra cui numerosi italiani, e i ragazzi hanno incontrato a Ginevra il ricercatore Roberto Piandani, di origine umbertidesi, che lavora al CERN dal 2005.

Da questa esperienza gli studenti hanno potuto comprendere come la Fisica Nucleare non sia poi così lontana dalla loro vita e chissà che un domani qualcuno di loro ritorni nel mondo delle particelle elementari non come visitatore, ma come ricercatore!

Il Gruppo

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