Cinema in Piattaforma, il programma da mercoledì 6 luglio
Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 06/07/2022 17:03:29
COSA VEDERE IN PIATTAFORMA DA MERCOLEDì 6 LUGLIO
Dal 22 giugno fino ai primi di settembre, torna l'arena del cinema all'aperto in Piattaforma ad Umbertide, storica e amata location cittadina, in via dei Patrioti 1, vicino alla Rocca: film sotto le stelle, ospiti illustri, musica, socialità e non solo: partito il progetto di rigenerazione della struttura grazie ad un bando regionale.
[IL RITORNO DEL DIO DEL TUONO] THOR: LOVE & THUNDER DI TAIKA WAITITI DA MERCOLEDÌ 6 LUGLIO CINECOMIC / DURATA 159 MIN / USA 2022, WARNER BROS
In “Thor: Love and Thunder” dei Marvel Studios, il Dio del Tuono si trova ad affrontare un viaggio diverso da qualsiasi altro – una ricerca per la pace interiore. Ma l’isolamento di Thor viene interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere tale minaccia, Thor ingaggia come aiuto Re Valchiria, Korg e la sua ex fidanzata Jane Foster, la quale, a sorpresa di Thor, riesce inspiegabilmente a brandire il suo martello magico, Mjolnir, proprio come il possente Thor. Insieme si imbarcano in una tormentosa avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta del Macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.
[RASSEGNA MUSICALE IN PIATTAFORMA] FOOLS ON THE HILL + SPETTACOLO HIP HOP VENERDÌ 8 LUGLIO ORE 21:30 INGRESSO GRATUITO
[IL CLASSICO DI FELLINI ALLA PRESENZA DELL'ATTRICE VALERIA CIANGOTTINI] LA DOLCE VITA DI FEDERICO FELLINI LUNEDÌ 11 LUGLIO COMMEDIA, DRAMMATICO / DURATA 180 MIN - ITALIA
La parata di ospiti in questa nuova stagione di Cinema in Piattaforma prosegue con Valeria Ciangottini che introdurrà il classico di Federico Fellini, da lei interpretato. Attrice e insegnante di cinema affermata, ha debuttato giovanissima nel cinema con un ruolo nel capolavoro di Fellini La dolce vita. È lei l’indimenticabile adolescente nella scena finale del film. Nel corso della sua carriera, oltre a tanto teatro, ha collaborato anche con registi come Marco Tullio Giordana.
A Roma, in pieno giorno, compare nel cielo una statua di Gesù Cristo trasportata da un elicottero. La visione suscita l’interesse di gran parte della popolazione, dai ragazzi delle periferie alle ricche signore degli attici del centro storico, e un cronista, Marcello Rubini, ne approfitta per far immortalare le scene dai suoi amici fotografi e dal fedele fotoreporter d’assalto Paparazzo. Marcello è un aspirante scrittore che lavora per un giornale scandalistico, stazionando ogni sera di fronte ai locali di via Vittorio Veneto in cerca di qualche pettegolezzo o foto sensazionale sulle frequentazioni di personaggi del mondo dello spettacolo, di ricchi borghesi o di nobili in cerca di eccessi. Nonostante conviva con una donna molto gelosa e depressa, Emma, Marcello ha frequentazioni con donne di ogni tipo e di ogni ambiente. Nel giorno in cui arriva a Roma un’importante attrice svedese, Marcello accompagna la delegazione in un locale all’aperto tra le rovine romane e poi scappa con la donna per le vie del centro di Roma.
lunedì 11 dalle ore 21:00
[IN CONCORSO AL FESTIVAL DI CANNES] NOSTALGIA DI MARIO MARTONE DA MARTEDÌ 12 LUGLIO DRAMMATICO / DURATA 117MIN / ITALIA 2022, MEDUSA
Felice Lasco (Piefrancesco Favino) torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all’ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l’amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell’incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell’ospedale San Gennaro dei Poveri e a don Luigi Rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia. Ha diciassette anni, fiero della sua Gilera e della sua amicizia con Oreste Spasiano, detto Malommo, compagno di sortite per i vicoli e di piccoli scippi. Poi, imprevedibile, il delitto di un usuraio. Oreste gli sfonda la testa. Felice è agghiacciato, non tradisce l’amico ma si chiude in un silenzio pieno di angoscia finché uno zio non lo porta con sé a Beirut, dove comincia una nuova vita. Ora, dopo tanto tempo, Felice si espone alla sofferta bellezza della sua città, alla disperazione e anche al formicolare di speranze che agitano il Rione Sanità, illuminato dal testardo operare di don Rega. Come da copione, però, Oreste attende Felice perché in realtà alla Sanità il Male lavora anche contro la Storia. E non c’è riscatto veramente possibile.