Riceviamo e pubblichiamo
“Il percorso di Umbertide Partecipa ha subito in queste settimane derive personalistiche che ne hanno minato le fondamenta. Sentiamo quindi la necessità, pur con rammarico e amarezza, di riaffermare i nostri principi e i nostri valori di partecipazione e democrazia.
E' infatti accaduto che senza previa discussione interna all’associazione e, quindi senza mandato politico esplicito, il segretario e il presidente hanno presentato al sindaco di Umbertide e agli alleati di governo della Lega la volontà di rivedere i ruoli e le persone all’interno della giunta comunale.
In seguito a questi fatti gravissimi si aggiunge che, sollecitati dai consiglieri comunali e dagli assessori a un confronto in data 15/01/2019 per spiegare le motivazioni di quanto fatto, i suddetti hanno ritenuto di convocare un direttivo in data 23/01/2019 e una assemblea in data 24/01/2019. In occasione del direttivo è stata impedita la partecipazione alla discussione degli assessori e dei consiglieri ed è inoltre apparso un fantomatico organismo, non previsto dallo statuto, denominato “segreteria”, che a quanto pare avrebbe assunto queste decisioni, composto da: Marco Locchi (segretario), Vittorio Fumanti (vicesegretario), Patrizia Nanni (presidente) e Anna Pia Nicoletti (vicepresidente).
Nonostante tutto ciò, i sottoscritti, hanno cercato di ricondurre la discussione dentro un canale partecipato e democratico, al fine di evitare lo sgretolamento di Umbertide Partecipa. Ogni tentativo di riportare all’unità il movimento, purtroppo, è risultato vano. Chi dirige l’associazione si è chiuso in un continuo procrastinare l’assunzione delle proprie responsabilità, continuando a utilizzare gli stessi comportamenti e gli stessi metodi che tanto hanno minato la credibilità e la vita stessa dell’associazione.
Per tutti questi motivi non possiamo esimerci dal comunicare che le persone sopracitate per quanto ci riguarda non rappresentano più Umbertide Partecipa e non possono parlare a nome dei sottoscritti, essendo venuto meno ogni presupposto di fiducia politica.
Pertanto chiediamo, come condizione imprescindibile, l’azzeramento degli organismi dirigenti provvisori e, come già previsto dallo statuto, la conseguente rielezione”: ad affermarlo sono i due assessori comunali, Pier Giacomo Tosti e Sara Pierucci, il capogruppo in Consiglio comunale, Francesco Caracchini e l’intero collegio dei probiviri oltre a membri del direttivo, presidenti di commissioni tematiche e altri soci dell’associazione.