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Il grido d'aiuto degli agricoltori dell'altotevere: il maltempo ha compromesso la campagna 2019

Autore: Redazione Informazione Locale Ultima modifica: 01/06/2019 11:18:41

Maggio è stato un mese terribile per gli agricoltori del nostro territorio. Le continue precipitazioni e le basse temperature hanno devastato le colture della zona. Preoccupati per il destino del loro duro lavoro e per il silenzio mediatico intorno a questa situazione l'Associazione agricoltori dell'Alta Valle del Tevere ha racchiuso in questa lettera il suo grido di aiuto:



Le incessanti piogge, e le temperatura di diversi gradi al di sotto delle medie stagionali, stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo.  Una situazione veramente giunta al limite che ha già fortemente compromesso i bilanci di moltissime aziende del nostro territorio. Le problematiche colpiscono come già sottolineato in precedenza, l’intero comparto. I produttori di tabacco Bright e Kentucky sono in abbondante ritardo con le lavorazioni agricole e le trapiantature, ma grava su di loro l’incombere delle spese già effettuate in materiale tecnico, affitti e investimento nella piantina.

 Il discorso ha la stessa valenza per quel che riguarda gli ortaggi. Non meno grave la situazione dei cereali, i quali, a causa delle avversità meteorologiche rischiano forti attacchi da parte di patogeni fungini che sicuramente rischiano di distruggere i raccolti. Il discorso non è di certo più roseo se parliamo di olivicoltura, frutticoltura e il settore vinicolo data l’impossibilità di rientrare nei campi, anche in questo caso, per proteggere le colture dagli insetti e agenti crittogami. L’allarme è lanciato per ovvi motivi anche dalle tante aziende di Contoterzismo presenti in Alta Valle del Tevere che a causa di questa situazione subiranno forti perdite economiche in parte dovute anch’esse dai tanti investimenti effettuati in attrezzature e parco macchine.

Il settore dell’Allevamento, come ben sappiamo viene colpito a stretto giro, pochissimi gli appezzamenti dove i nostri colleghi sono riusciti a seminare mais, e le rese della fienagione sono già completamente annullate per quanto riguarda il primo sfalcio.  


Il nostro timore è comunque amplificato dal preoccupante silenzio che ci circonda in questo contesto, come se nessuno si fosse ancora accorto della gravità della situazione. E’ proprio per questo che ci troviamo a scrivere di nostro pugno questo comunicato prima che veramente sia troppo tardi. Ci esponiamo da singoli agricoltori, cosicché questo silenzio venga rotto e gli enti del settore, dai Sindacati alla Regione, prendano in pugno la situazione in maniera tempestiva, In modo da porre in essere tutte le misure possibili affinché le nostre aziende non vengano abbandonate a loro stesse e si possa trovare insieme una soluzione alla spiacevole situazione nella quale ci troviamo. Richiediamo con forza che venga annunciato lo Stato di Calamità Naturale, perché l’agricoltura è, e continuerà ad essere, uno dei settori trainanti nell’economia dell’Alta Valle del Tevere Umbro-Toscana, un indotto importante, che si tira dietro un grande numero di lavoratori, e temiamo fortemente che se non verranno prese le opportune contromisure, in questa stagione agricola, tante e tanti colleghi saranno costretti a prendere decisioni drastiche e irrevocabili. Chiudiamo appellandoci ancora una volta al buon senso degli organi competenti, affinché si possa veramente in cooperazione trovare il modo per recuperare il recuperabile e non abbandonare un settore già di per se in grande difficoltà.

GLI  AGRICOLTORI  DELL’ALTA VALLE DEL TEVERE

Il Gruppo

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