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Umbertide Aperta: un'alleanza per il cambiamento
Si parte: Umbertide Aperta ha lanciato la sfida al potere costituito. L'alleanza per il cambiamento ad Umbertide, come è stata definita da Luigino Orazi, Roberto Tullini e Alessio Tardocchi, ha un obiettivo: federare tutti i riformatori della città, siano essi associazioni, liberi cittadini o pezzi di partito. Non conta da dove si viene ma dove si va. E l'obierttivo è un reale rovesciamento degli attuali assetti di poteri della città, troppo chusa in se stessa. Infatti, la vocazione territoriale e non solo comunale sembra essere l'altro pilastro di Umbertide Aperta. Innfine le primarie: il candidato a sindaco potrà essere scelto direttamente dai cittadini.
Di seguito il comunicato di Umbertide Aperta.
Dopo un lavoro di diversi mesi, oggi vogliamo presentare ai nostri concittadini un progetto politico, un programma amministrativo e la proposta di una lista che li rappresenti in Consiglio Comunale.
Abbiamo scelto di farlo in un Bar, immaginandolo come uno spazio aperto, un luogo d’incontro della gente comune, di culture diverse, di persone che si confrontano e si rispettano, perché si sentono prima di tutto parti di una stessa Comunità, e ne diventano a pieno titolo cittadini attraverso il loro impegno e la loro responsabilità civica.
Questo siamo anche noi: cittadini che intendono responsabilmente impegnarsi in prima persona per la propria Comunità, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze. E non solo in occasione di un passaggio amministrativo, quanto per costruire insieme, da qui, un nuovo percorso politico, del quale la rappresentanza in Consiglio Comunale sarà uno dei punti di riferimento intorno ai quali lavorare.
Il Progetto politico: una nuova alleanza per il cambiamento
In piena coerenza con le motivazioni e gli obiettivi che hanno determinato nell’Aprile 2013 la nascita del movimento, improntato ad una azione responsabile e costruttiva, di stimolo rispetto alla attività dell’Amministrazione Comunale, Umbertide Aperta propone di presentare in occasione delle elezioni amministrative di maggio 2014 una lista autonoma, aperta alle culture di area riformatrice: cattolica popolare, socialista, liberale, progressista e ambientalista. Parte costitutiva della lista sono le associazioni, i liberi cittadini che intendono impegnarsi in una nuova alleanza per il cambiamento, fondata su una idea della politica intesa come servizio per la Comunità e sulle cose da fare per garantire alla nostra città una nuova fase di sviluppo sostenibile.
Da oggi ci diamo 15 giorni per promuovere i contatti utili a definire chi è disponibile ad impegnarsi, anche stando in lista, in questo progetto.
Il programma: dai municipi al territorio
Efficacia, efficienza, trasparenza della pubblica amministrazione, qualità degli interventi, sinergie tra Istituzioni e tra pubblico e privato, partecipazione ed una nuova cultura di governo del territorio riteniamo siano le leve sulle quali agire per rilanciare la prospettiva di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale, generazionale che, a nostro parere, deve essere costruito su sei pilastri: potenziamento del sistema produttivo (dimensione d’impresa,filiere), investimento in capitale umano (scuola e formazione), ricerca ed innovazione (di processo, di prodotto, di servizio), dotazioni infrastrutturali, protezione sociale, qualità dell’ambiente. Ed intorno a precisi valori di riferimento: giustizia sociale, libertà, equità, lavoro, responsabilità sociale delle imprese.
Il programma che proponiamo (che fa riferimento al corposo documento presentato a giugno 2013 “Un progetto per la città e per il territorio”) è sostanzialmente una bozza da condividere con gli interlocutori interessati.
Si caratterizza innanzitutto nel prevedere la definizione delle politiche relative ad alcune materie fondamentali (sviluppo economico, occupazione, infrastrutture, sanità e protezione sociale, scuola e formazione, gestione dei rifiuti, energie rinnovabili, sicurezze e legalità) contemporaneamente sul piano territoriale e comunale, attraverso la definizione di un Piano strategico territoriale.
La logica è quella di perseguire la massima efficacia delle soluzioni sviluppando sinergie, piuttosto che coltivare orticelli, spesso clientelari e costosi.
In questa prospettiva Umbertide potrà valorizzare al massimo proprie esperienze, servizi, professionalità, nuove proposte, che in una dimensione di autoreferenzialità rischiano concretamente di perdersi.
Lo stesso documento programmatico avanza poi innovative proposte che riguardano diversi settori della vita cittadina, puntando a stimolare e valorizzare idee e contenuti, prima ancora che a realizzare contenitori, ed anche in questo caso a promuovere collaborazioni.
Su tutto questo ci impegneremo con determinazione. Con l’attenzione rivolta ai problemi delle persone ed alle potenzialità della nostra città. Con la responsabilità di chi guarda al futuro attraverso gli occhi e le speranze delle giovani generazioni.
Perché occorre un cambiamento
Immaginiamo una Umbertide libera dal controllo ed aperta al confronto, capace di valorizzare le sue migliori risorse, dare voce alla partecipazione della società civile, stimolare la libera iniziativa. Immaginiamo una politica non personalistica ed una amministrazione non leaderistica, dunque istituzioni aperte, partiti aperti. Una comunità aperta, capace di realizzare una rivoluzione calma, democratica nei metodi, radicale nei contenuti e negli obiettivi di rinnovamento.
Perché dunque, cambiamento:
perché occorre rompere un sistema di potere chiuso e consolidato che caratterizza e condiziona ogni aspetto della vita cittadina;
perché è necessario valorizzare e dare spazio ad energie libere;
perché vogliamo uno stile di governo delle istituzioni improntato sulla partecipazione, la trasparenza amministrativa, il confronto democratico e civile;
perché abbiamo idee diverse da quelle dell’Amministrazione su scelte fondamentali che riguardano la vita della Comunità;
perché abbiamo un progetto politico nuovo, profondamente riformatore, da proporre e costruire.
Anche il candidato a sindaco Marco Locchi parla di trasparenza e partecipazione
(Dalla nota di presentazione della candidatura a sindaco di Marco Locchi: “Ma c’è un punto sul quale vorrei spingere in modo particolare, ed è quello della trasparenza e della cosiddetta “democrazia partecipata”: dobbiamo fare molto di più garantendo sempre più trasparenza e partecipazione anche nelle scelte introducendo strumenti tecnologici che favoriscono questi processi come la banda larga e il wi-fi”).
E’ onesto da parte sua dire che in queste materie occorre fare molto di più.
Ma è anche la prova che finora nella attività amministrativa non c’è stata né trasparenza né partecipazione.
Partecipare alle primarie di coalizione?
Con tutto il rispetto, ma in questo momento non servono comparse.
Per fare le primarie di coalizione prima bisognerebbe definire una coalizione vera, su una base programmatica condivisa. Ad oggi non vediamo né un programma né una coalizione.
D’altra parte non siamo stati considerati dal PD tra i soggetti degni almeno di un incontro.
Sostanzialmente però le nostre priorità non sono né le candidature a sindaco, né la spartizione di assessorati, ma le cose da fare. Su queste vogliamo confrontarci con tutti coloro che sono disponibili a prendere in considerazione il progetto proposto, partecipandovi da protagonisti, senza il timore di intimidazioni o di ricatti, con il coraggio delle persone libere e la consapevolezza di dare un contributo utile al futuro della nostra città.
Chi sarà il candidato a sindaco
Posto che la lista sarà autonoma, coerentemente con l’impostazione del ragionamento, prima vediamo chi ci sta, insieme metteremo a punto il programma ed individueremo insieme un candidato a sindaco, in grado di rappresentare il progetto nella sua concreta applicazione.
Magari le primarie le facciamo noi. Aperte.
Umbertide Aperta
24/02/2014 21:44:19